La monetazione "tipo Auriol" è una tipologia di circolazione monetale coloniale greco-antica del V secolo a.C., sviluppatasi e diffusasi in area tirrenica e nel Mediterraneo nord-occidentale.
La denominazione adottata proviene dalla località provenzale di Auriol, presso Marsiglia, nel dipartimento delle Bocche del Rodano, che ne restituì, nel 1863, la prima testimonianza grazie a un ricco ripostiglio monetale – oltre 2100 pezzi – noto come "tesoro di Auriol".
Alla monetazione espressa da questo primo rinvenimento furono accostati poi, per affinità, altri successivi ritrovamenti, restituiti da varie località dell'Italia tirrenica, della Francia e della Spagna meridionale.
La riconduzione ad un'omogenea tipologia di circolazione monetaria, pur nella varietà dei pezzi ritrovamenti, e la loro collocazione cronologica, si devono al Babelon che, nella sua prima indagine, si basò su vari elementi in comune quali, essenzialmente, la composizione esclusivamente argentea, l'analogia dei tipi monetali, l'identità dei valori divisionali.
Altre considerazioni, numismatiche e geografiche, lo spinsero a considerare la monetazione «tipo Auriol» quale prova dell'esistenza di una circolazione locale, soggiacente al fenomeno commerciale dei traffici dei colonizzatori focei nel Mediterraneo centro occidentale.