Montgomery Clift

Montgomery Clift nel 1948

Edward Montgomery Clift (Omaha, 17 ottobre 1920New York, 23 luglio 1966) è stato un attore statunitense.

Dopo essere stato da adolescente una star nei teatri di Broadway fra gli anni trenta e quaranta, esordì a Hollywood nel 1946 nel film Il fiume rosso, diventando in breve tempo un attore apprezzato e molto richiesto, per la sua recitazione moderna e sensibile[1] che gli fece ottenere in pochi anni tre candidature al premio Oscar (per le sue interpretazioni nei film Odissea tragica di Fred Zinnemann nel 1948, Un posto al sole di George Stevens del 1951 e Da qui all'eternità di Fred Zinnemann del 1953). La sua profonda amicizia con l'attrice Elizabeth Taylor, con cui girò tre film, fu un elemento centrale nella sua vita. Nel 1956, all'apice del successo, un grave incidente d'auto interruppe momentaneamente la sua carriera, che però proseguì poco dopo con altri ruoli celebri (nei film I giovani leoni di Edward Dmytryk nel 1958, Improvvisamente l'estate scorsa di Joseph L. Mankiewicz nel 1959, Gli spostati di John Huston nel 1961) e un'ulteriore candidatura al premio Oscar come miglior attore non protagonista per il film Vincitori e vinti di Stanley Kramer (1962). I molteplici problemi di salute, la dipendenza dai farmaci e l'alcolismo segnarono l'ultima parte della sua vita; morì per un attacco cardiaco nel 1966, a 45 anni.

Insieme a Marlon Brando e James Dean, Montgomery Clift è considerato fra i "ribelli" della Hollywood anni cinquanta[2][3][4], gli attori che con la loro recitazione innovativa basata sul metodo dell'Actors Studio[5][6] contribuirono a rinnovare il cinema americano, influenzando tutta una generazione di attori.

  1. ^ CLIFT, Montgomery in "Enciclopedia del Cinema", su www.treccani.it. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  2. ^ Di Germano D'Acquisto, La triste parabola di Montgomery Clift, bello e maledetto, su Esquire, 17 ottobre 2020. URL consultato il 1º gennaio 2023.
  3. ^ Società Athesis S.p.A, Società Athesis S.p.A, L’antidivo Montgomery e la generazione «ribelle», su L'Arena.it, 2020.10.17T02:38:47+0200. URL consultato il 28 dicembre 2022.
  4. ^ TANTO RIBELLI E VITTIME QUANTO OGGETTI SESSUALI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 28 dicembre 2022.
  5. ^ Montgomery Clift, vincitore e vinto, su Il Post, 17 ottobre 2020. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  6. ^ Mariapaola Pierini, Attori e metodo : Montgomery Clift, Marlon Brando, James Dean e Marilyn Monroe, Zona, cop. 2006, ISBN 88-89702-50-8, OCLC 860493796. URL consultato il 27 dicembre 2022.

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