Morte di Adolf Hitler

Voce principale: Adolf Hitler.
La copertina del giornale delle forze armate statunitensi The Stars and Stripes nell'edizione del 2 maggio 1945

La morte di Adolf Hitler avvenne il 30 aprile 1945, nella fase finale della battaglia di Berlino, per suicidio con un colpo di pistola alla testa presso il suo Führerbunker a Berlino.[1][2][3][4]

Sua moglie Eva Braun seguì la stessa sorte, ingerendo cianuro.[4][5] In quel pomeriggio, secondo le istruzioni date precedentemente dallo stesso Adolf Hitler, i loro resti vennero portati attraverso le scale verso l'uscita d'emergenza del bunker, furono cosparsi di benzina e dati alle fiamme nel giardino della cancelleria del Reich, al di fuori dal bunker.[6] In base ad alcuni documenti tratti dagli archivi dell'Unione Sovietica, è stato dimostrato che i resti carbonizzati sono stati successivamente recuperati e seppelliti in altri luoghi,[7] fino al 1970, quando furono nuovamente esumati, cremati e quindi ne furono disperse le ceneri.[8] I servizi segreti sovietici del KGB hanno sempre dichiarato il ritrovamento del cadavere bruciato e che l'identità fosse stata confermata grazie all'impronta dentale.[9] Ancora oggi queste circostanze costituiscono argomento delle teorie del complotto.[8][10] Nel 2018, a seguito di un'analisi biomedica dei denti di Hitler, è stato confermato che il dittatore tedesco morì nel suo bunker a Berlino il 30 aprile del 1945.[11][12]

  1. ^ Fischer 2008, p. 47.
  2. ^ Kershaw 2008, p. 955.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore MI5
  4. ^ a b Linge 2009, p. 199.
  5. ^ Beevor 2002, p. 359.
  6. ^ Kershaw 2008, p. 956.
  7. ^ Kershaw 2008, p. 958.
  8. ^ a b Beevor 2002, p. 431.
  9. ^ Eberle & Uhl 2005, p. 28.
  10. ^ (EN) Tony Halpin e Roger Boyes, Battle of Hitler's skull prompts Russia to reveal all, The Times, 9 dicembre 2009. URL consultato il 28 giugno 2010.
  11. ^ (EN) Adolf Hitler really is dead, according to science, in The Independent. URL consultato il 24 settembre 2018.
  12. ^ (EN) Philippe Charlier, Raphaël Weil, P. Rainsard, Joël Poupon, Jean Claude Brisard, The remains of Adolf Hitler: A biomedical analysis and definitive identification (abstract), in European Journal of Internal Medicine, vol. 54, Elsevier, maggio 2018, pp. e10-e12, DOI:10.1016/j.ejim.2018.05.014, ISSN 0953-6205 (WC · ACNP). URL consultato il 24 febbraio 2021.

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