Movimento dei gilet gialli

Movimento dei gilet gialli
parte delle proteste contro Emmanuel Macron
Dimostranti dei gilet gialli a Vesoul, Est della Francia
Data16 novembre 2018 – presente
LuogoBandiera della Francia Francia
Causa
Esito
  • Annullamento delle imposte sui carburanti e moratoria di sei mesi sulle variazioni dei prezzi del gasolio e della benzina.
  • Aumento del salario minimo di 100€ per mese per il 2019.
  • Blocco delle tariffe blu per le bollette dell'elettricità fino a marzo 2019.
  • Eliminazione delle tasse sugli straordinari e sui bonus di fine anno.
Schieramenti
287.710 manifestanti (secondo le stime del Ministero dell'interno francese)Governo della Francia
Police nationale
Compagnie républicaine de sécurité
Gendarmerie nationale
Esercito francese
Foulard rossi, gilet blu e vari manifestanti pro-governo
Comandanti
Perdite
Morti:
in Francia: 12 (al 22 dicembre 2018)[1]
in Belgio: 3[2]

Feriti: ~1.843 (al 20 dicembre 2018)

Arrestati: ~4.570 (al 12 dicembre 2018)
Poliziotti feriti: ~1.048 (al 20 dicembre 2018)
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Il movimento dei gilet gialli o giubbotti gialli (in francese: mouvement des gilets jaunes, pronuncia: [muvmɑ̃ de ʒilɛ ʒon]) è un movimento spontaneo di protesta nato sui social network nel novembre del 2018 che ha provocato scontri in Francia e con diverse manifestazioni pacifiche in altre nazioni.

Il movimento era nato dalla protesta contro l’aumento dei prezzi del carburante e l'elevato costo della vita, e sostiene che un onere sproporzionato delle riforme fiscali dei governi sta cadendo sulle classi lavoratrici e medie, specialmente nelle aree rurali e suburbane. I manifestanti chiedono la diminuzione delle tasse sul carburante, la reintroduzione della tassa di solidarietà sulla ricchezza, un aumento dei salari minimi, e l'attuazione dei referendum d'iniziativa dei cittadini.

Un giubbotto giallo catarifrangente, simbolo del movimento.

Il simbolo dei gilet gialli è un giubbotto giallo catarifrangente che tutti i motociclisti in Francia devono indossare e che deve essere presente in tutte le auto, da indossare come misura di sicurezza in caso di incidente stradale.

Il movimento si è segnalato per le numerose azioni violente perpetrate dall'ala più radicale, come blocchi stradali, scontri con la polizia, vandalismo su opere architettoniche e devastazione di proprietà private e beni pubblici.

Circa tre milioni di persone hanno partecipato alle manifestazioni.[3]

  1. ^ (EN) Our Foreign Staff, Driver killed in accident at Yellow Vest roadblock in southern France, in The Telegraph, 22 dicembre 2018. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato il 22 dicembre 2018).
  2. ^ (FR) «Gilets jaunes»: trois Belges décédés depuis le début du mouvement, su sudinfo.be, Sudinfo, 12 gennaio 2019. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
  3. ^ (FR) Jean-Yves Dormagen & Geoffrey Pion, « Gilets jaunes », combien de divisions ?, su Le Monde diplomatique, 1º febbraio 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.

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