Mu'ayyad al-Din al-'Urdi

Muʾayyad al-Dīn al-ʿUrḍī (in arabo ?; ʿUrḍ, 1200 c. – Maragha, 1266[1]) è stato un astronomo arabo di Siria.

Talora indicato con l'epiteto al-ʿĀmirī al-Dimashqī, in quanto nato nei pressi della città siriana, fu una figura di rilievo nel panorama scientifico del mondo islamico medievale. Lavorò come ingegnere idraulico e insegnante di Geometria a Damasco, e fabbricò strumenti per al-Malik al-Manṣūr signore di Ḥimṣ dal 1239 al 1245.

Negli anni Cinquanta del XIII secolo si spostò a Maragha dopo che Naṣīr al-Dīn Ṭūsī gli chiese di aiutarlo a dar vita all'osservatorio di Maragha sotto l'alto patronato del mongolo Hulagu.[1]

È noto per essere stato il primo degli astronomi di Maragha a sviluppare un modello non-tolemaico per le mozioni planetarie.[2] In particolare, il lemma Urdi che sviluppò fu più tardi impiegato nel modello geocentrico di Ibn al-Shatir nel XIV secolo e in quello eliocentrico copernicano nel XVI secolo.

I lavori di maggior pregio di al-ʿUrḍī sono la Risālat al-raṣd, un trattato sugli strumenti per l'osservazione, e il Kitāb al-Hayʾa, un'opera di astronomia teoretica. La sua influenza può essere riscontrata in Bar Hebraeus e in Qotb al-Din Shirazi, oltre alle diverse citazioni rintracciabili nei lavori di Ibn al-Shatir.[1]

Come architetto e ingegnere, fu responsabile della costruzione di strutture per il rifornimento idrico di Damasco.[3]

  1. ^ a b c Petra G. Schmidl, ʿUrḍī: Muʾayyad (al‐Milla wa‐) al‐Dīn (Muʾayyad ibn Barīk [Burayk]) al‐ʿUrḍī (al‐ʿĀmirī al‐Dimashqī), in Thomas Hockey (a cura di), The Biographical Encyclopedia of Astronomers, New York, Springer, 2007, pp. 1161–2, ISBN 978-0-387-31022-0. (PDF version)
  2. ^ Saliba (1979).
  3. ^ Al-Urdi's Article on 'The Quality of Observation', FSTC Limited

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