Muhammad II al-Faqih

Muhammad II al-Faqih
sultano di Granada
Stemma
Stemma
In carica22 gennaio 1273 –
8 aprile 1302
PredecessoreMuhammad I
SuccessoreMuhammad III
Nascita1235 circa
MorteGranada, 8 aprile 1302
DinastiaNasridi
PadreMuhammad I
MadreAisha
FigliMuhammad III
Nasr
Fatima
ReligioneIslam

Abū ʿAbd Allāh Muḥammad ibn Muḥammad, detto al-Faqīh (il Giurisperito), a causa delle sue conoscenze giuridico-religiose (in arabo أبو عبد الله محمد ﺑﻦ محمد?; 1235 circa – Granada, 8 aprile 1302), è stato il secondo sultano nasride del Sultanato di Granada.

Subentrato a suo padre, Muhammad I, era già esperto in affari di Stato quando salì al trono e continuò la politica del padre di mantenimento dell'indipendenza nei confronti dei più grandi vicini di Granada, il regno cristiano di Castiglia e il Marocco amministrato dalla dinastia dei Merinidi, così come una ribellione interna causata dai vecchi alleati della sua famiglia, i Banu Ashqilula.

Dopo essere salito al trono, negoziò un trattato con Alfonso X di Castiglia, ai sensi del quale la Castiglia accettò di non sostenere più i Banu Ashqilula in cambio del pagamento di un tributo. Tuttavia, malgrado avesse stretto l'accordo e incamerato il denaro, la Castiglia non cessò di sostenere i Banu Ashqilula, circostanza che spinse Muhammad a stringere i legami diplomatici con Abu Yusuf, sovrano dei Merinidi. I marocchini inviarono una spedizione terminata in maniera positiva per loro contro la Castiglia, ma i rapporti si inasprirono quando i Merinidi trattarono i Banu Ashqilula come pari di Muhammad. Nel 1279, attraverso manovre diplomatiche, Muhammad riconquistò Malaga, la città che più di ogni altra era sottoposta all'influenza dei Banu Ashqilula. Nel 1280, le sue manovre politiche dimostrarono una certa inefficacia, poiché Granada fu costretta ad affrontare simultaneamente gli attacchi della Castiglia, dei Merinidi e dei Banu Ashqilula. Aggredito dai suoi vicini più potenti, Muhammad non si perse d'animo e sfruttò la spaccatura tra Alfonso e suo figlio Sancho, oltre a ricevere aiuto dai cosiddetti Volontari della Fede, soldati reclutati dal Nord Africa. La minaccia si placò quando Alfonso morì nel 1284 e Abu Yusuf nel 1286; i loro successori (Sancho e Abu Yaqub, rispettivamente) erano preoccupati per le questioni interne. Nel 1288 i Banu Ashqilula emigrarono in Nord Africa su sollecito di Abu Yaqub, evento che permise a Muhammad di godere di maggiore tranquillità. Nel 1292, Granada aiutò la Castiglia a colpire Tarifa sottraendola ai Merinidi, concordando che la città sarebbe stata ceduta a Granada; tuttavia, Sancho rinnegò la propria promessa. Muhammad II passò quindi dalla parte dei Merinidi, ma la tentata riconquista di Tarifa, avvenuta nel 1294, fallì. Nel 1295, Sancho morì e gli successe Ferdinando IV, che ancora non aveva raggiunto la maggiore età. Granada ne approfittò conducendo una campagna di successo contro la Castiglia, conquistando Quesada e Alcaudete. Muhammad pianificò altresì un'offensiva congiunta con l'Aragona contro la Castiglia, ma morì nel 1302 prima che l'operazione avesse luogo.

Durante il suo quarto di secolo al potere, Muhammad consolidò quanto fondato da suo padre e attuò riforme amministrative e militari. Istituì un codice di reclutamento reale e una cancelleria di corte, supervisionò l'arruolamento dei Volontari della Fede (truppe reclutate dal Nord Africa) e accrebbe l'importanza della carica di visir in ambito politico. Ordinò inoltre la costruzione di una serie di fortezze in posizioni strategiche lungo i suoi confini, che costituirono la spina dorsale delle difese di confine di Granada nei secoli a venire. Ampliò poi il complesso del palazzo e della fortezza dell'Alhambra e incrementò i commerci del sultanato con l'Europa cristiana, in particolare con Genova e Pisa. Il suo epiteto "al-Faqih" rifletteva la sua elevata istruzione e la sua tendenza a circondarsi di studiosi e poeti.


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