Muhammad ibn Isma'il | |
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8º Imam sciita ismailita | |
Nascita | Medina, 740 |
Morte | 813 |
Muḥammad ibn Ismāʿīl (in arabo محمد بن إسماعيل بن جعفر الصادق?; Medina, 740 – 813) è stato l'ottavo Imam dagli ismailiti (o settimani). Muḥammad b. Ismāʿīl b. Jaʿfar al-Ṣādiq, chiamato dai suoi seguaci Muḥammad al-Maktūm ("il Silenzioso") o al-Maymūn ("il Benedetto") è stato il primo degli Imam nascosti ismailiti, che costituiscono una branca minoritaria, ma storicamente assai rilevante, dell'Islam sciita.
Era figlio di Ismāʿīl b. Jaʿfar, erede designato dall'Imam Jaʿfar al-Ṣādiq, che sarebbe però morto secondo le diverse tradizioni nel 763 o nel 775, ma che i suoi seguaci giudicarono "occultatosi" agli occhi del mondo per proteggere se stesso, in un quadro salvifico tipico dello Sciismo, sia settimano (o ismailita), sia duodecimano (o imamita).
Alla morte nel 765 del nonno di Muḥammad ibn Ismāʿīl, Jaʿfar al-Ṣādiq, un conflitto relativo all'eredità spirituale contrappose i seguaci di Muḥammad ibn Ismāʿīl - che affermavano che il trasferimento dell'Imamato sarebbe avvenuto normalmente di padre in figlio - a quelli del fratello minore di Ismāʿīl b. Jaʿfar, Mūsā al-Kāẓim. Questi ultimi, maggioritari, costituirono di fatto la branca duodecimana dello Sciismo.
La tradizione ismailita sembra preferire la data del 775 per la morte di Jaʿfar, ed è dunque essa, per costoro, la data dell'assunzione del potere spirituale, in veste di Imam ismailita, di Muḥammad ibn Ismāʿīl.
Per chi non giudica plausibile la ghayba dell'ottavo Imam ismailita e la sua immortalità, la morte di Muḥammad sarebbe avvenuta nell'813.