Murasaki Shikibu

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Murasaki Shikibu[1] (紫式部?; 973 circa – 1014 circa o 1025) è stata una scrittrice e poetessa giapponese alla corte imperiale giapponese durante l'epoca Heian.

Conosciuta principalmente per il romanzo Genji monogatari ("Storia di Genji"), scritto in giapponese presumibilmente tra l'anno 1000 e il 1012, prestò servizio come dama di corte per l'Imperatrice Shōshi. Il nome Murasaki Shikibu è in realtà uno pseudonimo, il suo vero nome resta tuttora sconosciuto. È stato ipotizzato possa essere Fujiwara Takako, come menzionato in un diario di corte del 1007 in riferimento ad una dama di corte imperiale che venne soprannominata "Murasaki" (紫, viola in giapponese), dal nome di uno dei personaggi principali del Genji Monogatari. "Shikibu" si riferirebbe invece alla posizione governativa del padre, "Maestro Cerimoniere" (shikibu-shō).

Le donne del periodo Heian erano tradizionalmente escluse dall'apprendimento della lingua cinese, utilizzata per le questioni governative e ufficiali, ma Murasaki fu cresciuta dal padre erudito secondo i canoni riservati agli uomini, e mostrò una precoce attitudine ai classici cinesi, acquisendone una certa competenza. Si sposò tra i 25-30 anni ed ebbe una figlia prima che il marito morisse, due anni dopo il matrimonio. Rimane incerto quando cominciò a scrivere il Genji Monogatari, ma probabilmente ciò avvenne dopo il suo secondo matrimonio. Attorno al 1005 fu invitata a servire come dama di "nyōbō" (女房?) per l'imperatrice Shōshi presso il palazzo imperiale, forse per la sua reputazione come scrittrice. Ha continuato la propria produzione letteraria durante il servizio, aggiungendo scene di corte ai propri lavori. Dopo cinque o sei anni, si è ritirata con Shōshi nella regione del Lago Biwa.

Gli studiosi sono discordi riguardo all'anno della sua morte. Secondo alcuni potrebbe essere avvenuta nel 1014: in questa data infatti, secondo i registri governativi, il padre della scrittrice sarebbe tornato a Kyoto all'improvviso lasciando in sospeso la sua mansione di governatore. Altre ipotesi la datano invece tra il 1025 e il 1031, quando avrebbe avuto circa cinquantacinque anni, un'età piuttosto avanzata da raggiungere in epoca Heian.

Oltre al già citato Genji monogatari, a Murasaki sono stati attribuiti anche Il diario di Murasaki Shikibu (紫式部日記?, Murasaki Shikibu Nikki) e una collezione di poesie. Dopo nemmeno una decina d'anni dalla sua stesura, Genji era già distribuito tra le province giapponesi; il secolo successivo venne riconosciuto come classico della letteratura giapponese e divenne soggetto di studi critici. Ad oggi, gli studiosi continuano a riconoscere l'importanza del suo lavoro, che riflette la società di corte del periodo Heian al suo punto di massimo splendore. A partire dal XIII secolo, i suoi lavori sono stati illustrati da artisti giapponesi dell'Ukiyo-e.

Annoverata tra gli Hyakunin isshu ("Cento uomini, una poesia"), Murasaki viene ritratta con indosso un kimono viola, colore associato al suo nome, in questa illustrazione del Periodo Edo.
"Murasaki Shikibu mentre scrive" di Kikuchi Yōsai
  1. ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Murasaki" è il cognome.

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