Vengono oggi definiti, e definiscono sé stessi, come Nakota (o Nakoda o anche Nakona[1]), i popoli nativi americani tradizionalmente noti con il nome di Assiniboin (o Hohe) negli Stati Uniti e anche come Stoney in Canada. Si tratta di popolazioni di lingua dakotan anticamente distaccatesi dal tronco principale della nazione sioux, dislocandosi nelle zone più a nord e ad ovest dell'originario Minnesota (Montana, Nord Dakota e Canada) e divenendo quindi acerrime nemiche dei loro vecchi “alleati”[2].
- ^ l'evoluzione linguistica dei termini è analoga a quella verificatasi negli altri dialetti dakotan: dall'originario “Dakȟóta/Dakhóta” si è formato il termine “Dakȟód/Dakhód” (con l'inversione della “t” in “d”); in lakota ciò ha comportato l'ulteriore mutazione della “d” in “l” e si è avuto “Lakȟól” (cfr. Ullrich, ad nomen), come variante terminologica per “Lakȟóta”; egualmente in nakota, accanto alla versione “Nakhóda” si è formata l'ulteriore variante (con la normale mutazione della “d” in “n”) di “Nakhóna” (l'ortografia utilizzata nella presente voce è l'ortografia lakota standard introdotta da Ullrich nel suo recente New Lakota dictionary)
- ^ il termine “nakota”, così come “dakota” e “lakota”, significa, in ciascuno dei dialetti, “amico”, “alleato”