Navi nere

Stampa giapponese del 1854 raffigurante le "navi nere" del commodoro Perry

Navi nere (黒船?, kuro fune) è il nome dato dai giapponesi tra il XV e il XIX secolo alle navi occidentali ("nere" sia per il colore con cui erano dipinte, sia per il fumo prodotto dai motori a vapore); per antonomasia, però, con tale termine si indicano le quattro navi da guerra statunitensi (Mississippi, Plymouth, Saratoga e Susquehanna) che l'8 luglio del 1853, al comando del commodoro Matthew Perry, si ancorarono nel porto di Uraga, parte dell'attuale città di Yokosuka, all'imboccatura della baia di Tokyo.

Le quattro navi costituivano da sole una minaccia imponente al Paese, e si dice che lo shōgun Tokugawa Ieyoshi non abbia retto al colpo, morendone il seguente 27 luglio. L'arrivo delle navi occidentali impose al Giappone l'inizio di un nuovo periodo di apertura e di commercio con l'estero, ponendo fine ad oltre due secoli di auto-isolazionismo.


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