Nazionale maschile di pallanuoto dell'Italia

Italia (bandiera)
Italia
Uniformi di gara

Sport Pallanuoto
FederazioneFIN
ConfederazioneLEN, FINA
SoprannomeSettebello
SelezionatoreItalia (bandiera) Sandro Campagna
Record presenzeCarlo Silipo (482)
Esordio internazionale
Spagna (bandiera) Spagna 2 - 1 Italia Italia (bandiera)
Anversa, Belgio, 22 agosto 1920
Migliore vittoria
Italia (bandiera) Italia 33 - 3 Kazakistan Kazakistan (bandiera)
Doha, Qatar, 5 febbraio 2024
Olimpiadi
Partecipazioni22 (esordio: 1920)
Miglior risultatoOro Oro: 1948, 1960, 1992
Mondiali
Partecipazioni21 (esordio: 1973)
Miglior risultatoOro Oro: 1978, 1994, 2011, 2019
Europei
Partecipazioni34 (esordio: 1927)
Miglior risultatoOro Oro: 1947, 1993, 1995
Coppa del Mondo
Partecipazioni12 (esordio: 1979)
Miglior risultato  Oro: 1993
World League
Partecipazioni11 (esordio: 2003)
Miglior risultato  Oro: 2022

La nazionale di pallanuoto maschile dell'Italia è la squadra di pallanuoto che rappresenta l'Italia nelle competizioni internazionali; è posta sotto la giurisdizione della Federazione Italiana Nuoto. È una delle nazionali più titolate al mondo avendo vinto, in almeno un'occasione, i cinque titoli internazionali più importanti: Giochi olimpici (1948, 1960, 1992), Mondiali (1978, 1994, 2011, 2019), Europei (1947, 1993, 1995), Coppa del Mondo (1993) e World League (2022).

È conosciuta con il celebre soprannome di Settebello, utilizzato per la prima volta nel 1948 ai Giochi olimpici di Londra dal radiocronista Nicolò Carosio. All'epoca Settebello era il soprannome della squadra della Rari Nantes Napoli, poiché i giocatori di questa passavano il tempo durante le trasferte giocando a scopa; durante la manifestazione olimpica, in un'intervista, Gildo Arena, Pasquale Buonocore ed Emilio Bulgarelli dissero a Carosio «Noi siamo quelli del Settebello, alla radio ci chiami così»: da allora quello rimase il soprannome della nazionale di pallanuoto azzurra.[1][2][3]

  1. ^ Perché il soprannome che identifica la nazionale italiana di pallanuoto è “Settebello”? [collegamento interrotto], su imieiperche.it. URL consultato il 5 febbraio 2012.
  2. ^ Roberto Perrone, Italia Settebellezze, in Corriere.it, 31 luglio 2011. URL consultato il 5 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2014).
  3. ^ Stefano Arcobelli, Settebello, appunti di storia, in Gazzetta.it, 31 luglio 2010. URL consultato il 5 febbraio 2012.

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