Nebulosa Occhio di Gatto Nebulosa planetaria | |
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La Nebulosa Occhio di Gatto, immagine composita costituita da immagini nel visibile (Telescopio spaziale Hubble) e nei raggi X (Chandra X-ray Observatory) | |
Dati osservativi (epoca J2000.0) | |
Costellazione | Dragone |
Ascensione retta | 17h 58m 33,423s[1] |
Declinazione | 66° 37′ 59,52″[1] |
Distanza | 3 300 ± 900[2] a.l. |
Magnitudine apparente (V) | 9,8B[1] |
Dimensione apparente (V) | Centro: 20″; alone: 5′,8[2] |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Nebulosa planetaria |
Dimensioni | 0,4[3] a.l. |
Magnitudine assoluta (V) | -0,2[1][4] |
Caratteristiche rilevanti | Struttura complessa |
Altre designazioni | |
NGC 6543, C 6, Nebulosa Chiocciola, Nebulosa Girasole (include IC 4677), PK96+29.1, H IV-37, GC 4373, 7ZW 759[5] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di nebulose planetarie |
La Nebulosa Occhio di Gatto (conosciuta anche con i numeri di catalogo NGC 6543 e C 6) è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione boreale del Dragone.
Scoperta da William Herschel il 15 febbraio 1786,[5] fu la prima nebulosa planetaria il cui spettro venne analizzato, ad opera dall'astronomo amatoriale inglese William Huggins nel 1864.[6]
La nebulosa planetaria è stata studiata approfonditamente nel corso degli anni; è relativamente brillante, possiede una magnitudine apparente pari a 9,8 e un'alta luminosità superficiale, sebbene le sue dimensioni apparenti siano piuttosto ridotte.[1]
Strutturalmente è una tra le più complesse nebulose attualmente conosciute: le immagini ad alta definizione fornite dal telescopio spaziale Hubble hanno infatti rivelato ampi getti di materia e numerose strutture a forma di arco.[7] Recenti studi hanno portato alla luce alcuni misteri riguardanti l'intricata struttura di questa nebulosa, che potrebbe essere in parte causata dalle emissioni di materia provenienti da una stella binaria situata nella regione centrale. Non ci sono però ancora evidenze empiriche che attestino ciò. Altro mistero tuttora senza spiegazione sono le grandi discrepanze tra le quantità degli elementi chimici ottenute tramite l'utilizzo di diversi sistemi di misurazione.[7]
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Reed
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore NGC
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: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Balick