Nekyia

Nella cultura e nella letteratura greca, la Nekyia (in greco antico: νέκυια?) è un rito attraverso il quale spettri o anime di defunti venivano richiamati sulla terra e interrogati sul futuro, ovvero un rito che oggi definiremmo "necromantico". Una Nekyia, tuttavia, non è necessariamente assimilabile ad una catabasi (discesa nel mondo degli inferi).

Raffigurazione di una nekyia: Persefone, dea dell'oltretomba, vigila sul defunto Sisifo, costretto perennemente a spingere una roccia, al quale fu concesso di tornare temporaneamente nel mondo dei vivi (lato A di un'anfora attica a figure nere, c. 530 a.C., proveniente da Vulci)

Benché entrambe le possibilità offrano l'occasione di parlare con i defunti, solo la catabasi è il viaggio fisico vero e proprio nell'aldilà, intrapreso da diversi eroi della mitologia greca e romana, come ad esempio Enea (Eneide, VI).

In ogni caso, nella sua comune accezione, il termine Nekyia è usato per riferirsi ad entrambi gli eventi, e ciò accade fin dalla Tarda Antichità, visto che Olimpiodoro il Giovane (vissuto tra il 495 e il 570 d.C.) affermava che tre miti platonici erano classificati come Nekyia.


From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy