La neuroradiologia interventistica, anche nota come Neurointerventistica, è una branca della medicina riconosciuta dall'UEMS[1] specializzata nell'impiego di tecnologie e procedure mini-invasive basate sull'imaging e impiegate nella diagnosi e nel trattamento di patologie della testa, del collo e del rachide. La neurointerventistica è eseguita da medici specialisti in radiologia che abbiano effettuato un training nelle procedure neuro-endovascolari.[2]
All'interno della disciplina si distinguono solitamente due diverse branche:
Neuroradiologia interventistica vascolare, che impiega le tecniche dell'angiografia cerebrale per la diagnosi e il trattamento di patologie vascolari del sistema nervoso centrale. Per via percutanea transfemorale si fanno navigare dei cateteri (piccoli tubicini) all'interno del sistema vascolare arterioso o venoso fino a raggiungere il vaso di interesse; qui si eseguono iniezioni selettive di piccole dosi di mezzo di contrasto iodato e si acquisiscono radiografie seriate per lo studio dinamico del flusso. In casi selezionati è possibile passare dallo studio angiografico diagnostico al trattamento attraverso il medesimo approccio per eseguire embolizzazione di aneurismi e malformazioni artero-venose, rivascolarizzazione di arterie occluse (ictus ischemico), posizionamento di stentcarotidei.
Neuroradiologia interventistica extravascolare, con applicazioni prevalenti in ambito spinale (vertebroplastica, infiltrazioni, ablazione a radiofrequenza).