Nicola Pietrangeli

Nicola Pietrangeli
Nicola Pietrangeli nel 1996 a Roma
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza178 cm
Tennis
Termine carriera1974 (da singolarista)

1977 (da doppista)

Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 687-278 (71,19%)
Titoli vinti 48
Miglior ranking 3º (1959)[1]
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open QF (1957)
Bandiera della Francia Roland Garros V (1959, 1960)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon SF (1960)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (1955, 1965)
Altri tornei
 Giochi olimpici Bronzo (1968)[2]
Doppio1
Vittorie/sconfitte -
Titoli vinti 11
Miglior ranking 4º (1959)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open QF (1957)
Bandiera della Francia Roland Garros V (1959)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon F (1956)
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte -
Titoli vinti 12
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros V (1958)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 3T (1955, 1959)
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
Palmarès
 Coppa Davis
ArgentoCoppa Davis 1960
ArgentoCoppa Davis 1961
 Giochi del Mediterraneo
OroNapoli 1963Singolare
BronzoNapoli 1963Doppio
 Come capitano non giocatore
OroCoppa Davis 1976
ArgentoCoppa Davis 1977
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

Nicola Chirinsky Pietrangeli (Tunisi, 11 settembre 1933) è un ex tennista, attore e conduttore televisivo italiano.

Considerato uno dei tennisti italiani migliori di sempre,[3] è stato n. 3 del mondo in singolare nel triennio 1959-1961, secondo le classifiche relative ai tennisti non professionisti, allora redatte ogni fine anno dai giornalisti Lance Tingay[4][5] e Ned Potter.[6]

È l'unico tennista italiano di entrambi i sessi ad aver vinto in singolare due prove del Grande Slam (consecutive), tre edizioni del torneo di Monte Carlo (due consecutive) e due titoli agli Internazionali d'Italia. Quattro volte finalista a Parigi, Roma e Monte Carlo, e due volte in Coppa Davis, vanta una semifinale a Wimbledon, e i quarti di finale agli Australian Championships. Il database di Tennis Archives riporta 48 tornei internazionali da lui vinti in singolare.[7]

Detiene il primato mondiale degli incontri disputati e vinti in Coppa Davis, con 164 presenze complessive (110 in singolare e 54 in doppio) e 120 vittorie (rispettivamente 78 e 42).

Con Orlando Sirola formò il doppio maschile italiano più vincente della storia, trionfatore al Roland Garros e finalista sia a Wimbledon sia, due volte, in Coppa Davis. Pietrangeli vanta anche una vittoria nel torneo di doppio misto del Roland Garros del 1958, in coppia con Shirley Bloomer.

Ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli, conquistò la medaglia d'oro in singolare e il bronzo in doppio insieme a Sirola; si aggiudicò inoltre la medaglia di bronzo in singolare al torneo di esibizione delle Olimpiadi di Guadalajara del 1968.

Detiene il record di titoli italiani assoluti conquistati in campo maschile (22), di cui sette in singolare.

Nel 1976 fu capitano non giocatore della Nazionale dei "Quattro Moschettieri", il quartetto che conquistò la prima Coppa Davis nella storia del tennis italiano.

È il solo tennista italiano introdotto nella International Tennis Hall of Fame.[8]

  1. ^ federtennis.it, Profilo sul sito della Federtennis, su federtennis.it. URL consultato il 1º maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
  2. ^ Torneo di esibizione
  3. ^ CLASSIFICHE ALL TIME DEGLI ITALIANI Nicola Pietrangeli il più grande di sempre, su federtennis.it. URL consultato il 7 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2016).
  4. ^ United States Lawn Tennis Association (1972). Official Encyclopedia of Tennis (Prima edizione), p. 427
  5. ^ "Hard Won Major U.S. Title", The Milwaukee Sentinel, 25 December 1961
  6. ^ Edward Potter, World Tennis n. 6, novembre 1961, p. 13.
  7. ^ Nicola Pietrangeli su Tennis Archives
  8. ^ tennisfame.com, Profilo nell'International Tennis Hall of Fame, su tennisfame.com. URL consultato il 1º maggio 2014.

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