Nicotinamide | |
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Nome IUPAC | |
piridina-3-carbossammide | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H6N2O |
Massa molecolare (u) | 122,13 g/mol |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 202-713-4 |
PubChem | 936 |
DrugBank | DBDB02701 |
SMILES | C1=CC(=CN=C1)C(=O)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,40 |
Solubilità in acqua | 1000 g/l (20 °C) |
Temperatura di fusione | 128 °C (401 K) (sublimazione) |
Temperatura di ebollizione | 150 °C (423 K) (0,0007 hPa) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 182 °C (455 K) |
Temperatura di autoignizione | 480 °C (753 K) |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 319 |
Consigli P | 305+351+338 [1] |
La nicotinammide è l'ammide dell'acido nicotinico, ed è una vitamina idrosolubile del gruppo B.
A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino bianco quasi inodore. È un composto irritante. In piccole percentuali (<1%) viene utilizzato negli integratori alimentari e nelle bevande energetiche. Si riconosce tramite saggio di Carmini-Lehifemann secondo la farmacopea ufficiale.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha indicato che, fatta eccezione per i lattanti, l’assunzione di 300 mg/giorno di nicotinamide riboside cloruro mediante sostituti di un pasto destinati alla popolazione adulta, escluse le donne durante la gravidanza e l’allattamento, sarebbe inferiore al livello massimo stabilito per la nicotinamide e sarebbe pertanto considerata sicura.[2]