Occupazione giapponese delle Indie orientali olandesi | |
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Motto: Hakkō ichiu | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Ranryō Higashi Indo |
Nome ufficiale | 蘭領東印度 |
Lingue ufficiali | giapponese indonesiano |
Inno | Kimigayo |
Capitale | Giacarta |
Dipendente da | Giappone |
Politica | |
Forma di governo | Occupazione militare |
Nascita | 1942 |
Fine | 1945 |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Sud-est asiatico |
Economia | |
Valuta | Rupia delle Indie olandesi |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Indie orientali olandesi Timor portoghese |
Succeduto da | Repubblica d'Indonesia Indie orientali olandesi Timor portoghese |
Ora parte di | Indonesia Timor Est |
L'Impero giapponese occupò le Indie orientali olandesi durante la seconda guerra mondiale, a partire dal marzo 1942 fino alla fine del conflitto nel 1945. Questo periodo fu uno dei più critici e drammatici della storia dell'Indonesia. A causa dell'occupazione nazista del suo territorio nazionale, i Paesi Bassi non ebbero alcuna possibilità di difendere le proprie colonie contro l'offensiva giapponese, e in meno di tre mesi dopo il primo attacco nel territorio del Borneo[1], la marina giapponese, in concerto con l'esercito imperiale, ebbero la meglio sulle forze alleate.
Inizialmente la maggior parte della popolazione indonesiana salutò con favore l'arrivo delle forze giapponesi, considerandoli come dei liberatori dal giogo coloniale olandese; tuttavia questo stesso sentimento cambiò quando gli indonesiani vennero coinvolti nel sopperire allo sforzo bellico soprattutto con il lavoro forzato. Tra il 1944 e il 1945, le truppe alleate non giunsero immediatamente in territorio indonesiano, soprattutto non toccarono le sue regioni più popolose come Giava e Sumatra. Per questo motivo la maggior parte dell'Indonesia era ancora sotto l'occupazione dei giapponesi quando questi furono costretti alla resa nell'agosto 1945.
L'occupazione giapponese fu la prima seria sfida al dominio coloniale olandese e terminò con la sua fine, gettando le basi per mutamenti politici e sociali radicali che sfociarono subito dopo nel periodo storico della guerra d'indipendenza indonesiana. A differenza di quanto avevano fatto gli olandesi, l'esercito giapponese facilitò la politicizzazione della popolazione indonesiana, e, particolarmente nella zona di Giava e, in modo minore, a Sumatra, essi educarono, addestrarono e armarono molti giovani indonesiani dando nel contempo ai loro capi nazionali la possibilità di esprimersi e organizzarsi politicamente. Grazie all'eliminazione del dominio coloniale olandese e alle libertà politiche concesse, il periodo dell'occupazione giapponese dell'Indonesia creò le condizioni affinché, mentre l'Impero giapponese si arrendeva, in quegli stessi giorni la nazione indonesiana iniziò i primi passi per reclamare l'indipendenza del paese. Tuttavia, a guerra finita, gli olandesi cercarono di ripristinare il precedente ordine costituito, e solo dopo cinque lunghi e duri anni di lotta diplomatica, militare ma anche sociale, le autorità olandesi furono costrette a riconoscere l'indipendenza e la sovranità indonesiana nel dicembre del 1949.