Offensiva del Baltico parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale | |
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Carri T-34 del 3º Corpo carri della Guardia (5ª Armata corazzata della Guardia) in movimento nei Paesi Baltici | |
Data | 14 settembre - 24 novembre 1944 |
Luogo | Paesi Baltici e parte della Prussia orientale |
Esito | vittoria sovietica |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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Offensiva del Baltico (anche detta offensiva strategica del Baltico) è un grande attacco sovietico sferrato sul fronte orientale della seconda guerra mondiale, tra il 14 settembre ed il 24 novembre 1944. L'offensiva vide quattro fronti sovietici (il Fronte di Leningrado del maresciallo Leonid Govorov, il 1º Fronte Baltico del generale Ovanes Bagramjan, il 2º Fronte Baltico del generale Andrej Erëmenko ed il 3º Fronte Baltico del generale Ivan Maslennikov) assalire le posizioni tenute dal Gruppo d'armate Nord tedesco (guidato dal generale Ferdinand Schörner) nei Paesi Baltici, lungo una linea che andava da Narva fino ai confini della Prussia orientale.
L'offensiva, caratterizzata da scontri accaniti e sanguinosi e da alcune difficili manovre delle forze corazzate sovietiche, si concluse con una piena vittoria dell'Armata Rossa, che rioccupò l'Estonia, la Lituania occidentale e gran parte della Lettonia e riuscì, dopo un iniziale fallimento, ad isolare i resti del Gruppo d'armate Nord tedesco nella cosiddetta "sacca di Curlandia"; le truppe sovietiche riuscirono inoltre a superare il vecchio confine con la Germania, ponendo l'assedio al porto baltico di Memel.