Onda T

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Normale elettrocardiogramma con l'onda T evidenziata

In elettrocardiografia, l'onda T rappresenta la ripolarizzazione (o recupero) dei ventricoli cardiaci. L'intervallo dall'inizio del complesso QRS all'apice dell'onda T è indicato come il periodo refrattario assoluto, mentre l'ultima parte è definita come il periodo refrattario relativo (o periodo vulnerabile). L'onda T contiene più informazioni rispetto dell'intervallo QT: può essere descritta come simmetrica, asimmetrica, ascendente o discendente, e divisa in sottointervalli come l'intervallo T-picco/T-fine.[1]

Nella maggior parte delle derivazioni elettrocardiografiche, l'onda T è positiva. Durante la contrazione del ventricolo (complesso QRS), il cuore si depolarizza. La ripolarizzazione del ventricolo avviene nella direzione opposta alla depolarizzazione, infatti la ripolarizzazione è una corrente negativa. Anche se la cellula è caricata negativamente però, l'effetto netto è nella direzione positiva, e l'ECG segnala questo come un picco positivo.[2] Un'onda T negativa è normale nella derivazione aVR. La derivazione V1 generalmente ha un'onda T negativa, inoltre, non è raro avere un'onda T negativa nelle derivazioni III, aVL e aVF.

  1. ^ Haarmark C, Graff C, Andersen MP, et al., Reference values of electrocardiogram repolarization variables in a healthy population, in Journal of Electrocardiology, vol. 43, n. 1, 2010, pp. 31–9, DOI:10.1016/j.jelectrocard.2009.08.001, PMID 19740481.
  2. ^ ELECTRICAL CONDUCTION OF THE HEART, su kumc.edu. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).

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