Operazione Erntefest

Operazione Erntefest
TipoFucilazione di massa
Data3-4 novembre 1943
LuogoMajdanek, Governatorato Generale
StatoBandiera della Germania Germania
Coordinate51°12′58″N 22°35′43″E
ObiettivoLiquidazione del ghetto di Lublino e dei campi di concentramento di Majdanek, Poniatowa e Trawniki
MotivazioneOperazione Reinhard, l'eliminazione totale degli ebrei dal Governatorato Generale
Conseguenze
Morti43.000 ebrei

L'operazione Erntefest (Festa del raccolto) fu il nome in codice dato dalle SS al progetto di liquidazione del ghetto di Lublino e dei campi di concentramento di Majdanek, Poniatowa e Trawniki, con l'aiuto dei battaglioni della polizia e del Sonderdienst ucraino. L'operazione faceva parte del più grande progetto di sterminio degli ebrei del Governatorato Generale, denominata operazione Reinhard (Aktion Reinhardt).

Dopo una serie di rivolte degli ebrei nei ghetti e nei campi di sterminio, Heinrich Himmler ordinò l'assassinio degli ebrei restanti, lavoratori forzati, nel distretto di Lublino della Polonia occupata. Furono costretti a scavare trincee alla fine di ottobre del 1943. Migliaia di SS e di personale di polizia arrivarono a Lublino il successivo 2 novembre. Quel giorno Jakob Sporrenberg, responsabile SS- und Polizeiführer, tenne una conferenza per pianificare l'operazione.

Gli omicidi iniziarono la mattina del 3 novembre a Majdanek, dove i prigionieri ebrei furono separati dai non ebrei, e coinvolsero anche i campi dell'aeroporto di Lipowa 7 e di Lublino, dove erano detenuti gli ebrei della città. Prima della sera furono uccise 18.400 persone. Lo stesso giorno 6.000 persone furono uccise a Trawniki, incluse alcune provenienti da Dorohucza. Dopo aver terminato l'operazione a Majdanek, molte unità impiegate, perlopiù facenti parte del Battaglione di polizia 101[1], si recarono a Poniatowa, dove il 4 novembre uccisero i 14.500 prigionieri del campo. In tutti e tre i campi, gli ebrei furono costretti a spogliarsi nudi e ad entrare nelle trincee precedentemente scavate, dove furono fucilati, con la musica suonata ad alto volume per coprire il suono degli spari .

Si stima che dopo l'operazione solo circa 10.000 ebrei fossero ancora vivi nei vari campi di lavoro nel distretto di Lublino. I corpi delle vittime furono bruciati dagli altri ebrei risparmiati temporaneamente dalla morte. Con circa 43.000 vittime, l'operazione Erntefest fu il più grande massacro di ebrei da parte delle forze tedesche durante l'Olocausto.[1]

  1. ^ a b Daniel Jonah Goldhagen, I volenterosi carnefici di Hitler, Mondadori ed., Milano 1997

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