Operazione Ten Ichi-Go parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale | |||
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La Yamato, già colpita, manovra per evitare le bombe; si vede anche una bomba esplodere in acqua a pochi metri | |||
Data | 7 aprile 1945 | ||
Luogo | Oceano Pacifico, Giappone | ||
Esito | Vittoria alleata | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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L'operazione Ten-Go, (in Giapponese Kyūjitai 天號作戰, in Shinjitai 天号作戦), fu l'ultima operazione militare di una certa rilevanza compiuta dalla Marina imperiale giapponese durante la guerra del Pacifico nella seconda guerra mondiale.
Nell'aprile del 1945, la nave da battaglia Yamato, la più grande al mondo, scortata da altre nove navi da guerra giapponesi, lasciò i porti giapponesi con l'intenzione di compiere un attacco suicida contro le forze alleate impegnate nella battaglia di Okinawa. Le navi giapponesi furono attaccate, fermate e quasi completamente distrutte dagli aerei statunitensi imbarcati sulle portaerei prima di raggiungere Okinawa. La Yamato e altre cinque navi da guerra giapponesi furono affondate.
La battaglia dimostrò la superiorità degli Stati Uniti nel teatro dell'oceano Pacifico nelle fasi finali della guerra e la vulnerabilità delle unità di superficie senza copertura contro gli attacchi aerei. La battaglia inoltre dimostrò la volontà dei comandi giapponesi di sacrificare un gran numero di soldati nel disperato tentativo di rallentare l'avanzata alleata verso l'arcipelago giapponese.