I Latini chiamavano oppidum[1] una città fortificata priva di un confine sacro (il pomerio), proprio invece dell'urbe. È in uso anche l'adattamento italiano del termine: òppido[2], presente in alcuni toponimi quali, ad esempio, Oppido Mamertina.
Con l'espansione dello Stato romano e la trasformazione di Roma in Urbe per antonomasia, vennero individuati come oppida gli insediamenti cittadini fortificati, più grandi del semplice vicus, ma non ancora abbastanza estesi per essere indicati come civitas.