Orca | |
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Orca che salta | |
Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Cetartiodactyla |
Sottordine | Cetacea |
Infraordine | Odontoceti |
Famiglia | Delphinidae |
Sottofamiglia | Orcininae |
Genere | Orcinus |
Specie | O. orca |
Nomenclatura binomiale | |
Orcinus orca Linnaeus, 1758 | |
Sinonimi | |
Orcinus glacialis, Orcinus nanus | |
Areale | |
Distribuzione geografica dell'orca (in blu) |
L'orca (Orcinus orca Linnaeus, 1758) è un mammifero marino appartenente alla famiglia dei delfini (cetacei odontoceti).[2]
Il distacco filogenetico in una specie autonoma è avvenuto, secondo i tassonomisti, circa 5 milioni di anni fa.
Le orche si trovano in tutti i mari e in tutti gli oceani del mondo, dalle fredde regioni artiche e antartiche, fino ai mari tropicali. Hanno una dieta molto ampia, anche se singole popolazioni sono specializzate in particolari tipi di prede. Alcune si nutrono esclusivamente di pesci, mentre altre cacciano uccelli e pinguini, mammiferi marini come leoni marini, foche, balene e delfini.
Le orche sono considerate dei superpredatori all'apice della piramide alimentare, non hanno infatti dei predatori naturali. Presentano tecniche di caccia e di comunicazione che spesso sono tipiche di una singola popolazione e le stesse vengono tramandate da un individuo all'altro.
La IUCN non ha ancora valutato lo stato di conservazione attuale dell'orca perché i dati sono insufficienti a causa della probabilità che due o più tipi di orche siano specie separate. Alcune popolazioni locali sono considerate minacciate o in pericolo a causa della distruzione del loro habitat, dell'inquinamento, della cattura per il loro utilizzo nei parchi marini e per i continui conflitti con i pescatori.