Ormisda IV

Ormisda IV
Moneta di Ormisda IV rinvenuta a Karakhodja, in Cina
Shahanshah dell'impero sasanide
In carica579 –
590
PredecessoreCosroe I
SuccessoreBahram Chobin (anti-re)
Cosroe II (legittimo successore)
Nascita540 circa
MorteCtesifonte, giugno 590
DinastiaSasanidi
PadreCosroe I
Madreuna principessa cazara
ConsorteUna nobildonna degli Ispahbudhan ignota
Una nobildonna Cristiana ignota
FigliCosroe II, una figlia dal nome ignoto
Religionezoroastrismo

Ormisda IV, riportato anche nelle versioni Hormozd IV o Ohrmazd IV (in medio persiano 𐭠𐭥𐭧𐭥𐭬𐭦𐭣; in persiano هرمز چهارم‎, Hurmaz čahāram; 540 circa – Ctesifonte, giugno 590), fu il ventunesimo sovrano dell'impero sasanide, rimasto al potere dal 579 al 590.

Figlio e successore di Cosroe I (r. 531-579) e di una principessa cazara il cui nome è ignoto, una volta salito al trono Ormisda IV ordinò l'uccisione di molti membri dell'alta aristocrazia e del clero zoroastriano, dimostrandosi maggiormente propensò a sostenere la nobiltà terriera (dehqan). Il suo mandato fu segnato da continue guerre: a ovest combatté un lungo e alterno conflitto con l'impero bizantino, che era in corso sin dai tempi in cui governava suo padre, mentre a est il generale iraniano Bahram Chobin contenne e surclassò con successo il Khaganato turco occidentale durante la prima guerra persiano-turca. Fu proprio durante il regno di Ormisda IV, intorno al 580, che la dinastia cosroide dell'Iberia perse il potere che deteneva da secoli. Dopo aver negoziato con l'aristocrazia iberica e aver ottenuto il loro sostegno, l'Iberia fu incorporata senza patemi nell'impero sasanide.

Geloso del successo di Bahram a est, una personalità invero abbastanza influente, Ormisda IV lo privò di ogni onore e lo rimosse dall'incarico, circostanza che scatenò una ribellione guidata da una parte dell'esercito sasanide e che scatenò la guerra civile del 589-591. Un'altra fazione, guidata da altri due nobili insoddisfatti e parenti del sovrano, Vistahm e Vinduyih, fece deporre e uccidere Ormisda IV nominando al suo posto il figlio Cosroe II.

Nonostante la sua controversa personalità, Ormisda IV si fece apprezzare per la sua tolleranza religiosa, rifiutando gli appelli del clero zoroastriano volti a perseguitare i cristiani dislocati nel suo territorio. Le fonti medievali generalmente lo dipingono alla stregua di una figura tirannica, perlopiù a causa della sua tendenza all'assolutismo. La storiografia moderna traccia invece una visione più mite della sua persona e lo considera un sovrano mosso da buone intenzioni che si prodigò nel tentativo di portare avanti le politiche di suo padre, sebbene in maniera eccessivamente zelante.


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