Orsini

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Orsini
Bandato d'argento e di rosso, al capo del primo caricato d'una rosa del secondo, bottonata d'oro e fogliata di verde, sostenuto d'una trangla cucita d'oro. Bandato d'argento e di rosso, al capo del primo caricato d'una rosa del secondo bottonata d'oro e fogliata di verde, sostenuto d'una trangla cucita d'oro, caricata d'una anguilla serpeggiante in fascia d'azzurro.
Stato Stato Pontificio
Regno di Napoli
Regno delle Due Sicilie
Repubblica di Firenze
Ducato di Firenze
Granducato di Toscana
Despotato d'Epiro
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Casata di derivazioneBobone[1]
Titoli
FondatoreOrso di Bobone[1][A 2]
Data di fondazioneXII secolo
Etniaitaliana
Blasone della famiglia Orsini

Gli Orsini sono tra le più antiche famiglie nobili di Roma, d'Italia e d'Europa. Dotati di numerosi rami, hanno avuto un passato illustre per potenza e ricchezza, per legami di parentela con diverse casate reali d'Europa e per aver dato alla Chiesa papi e cardinali, nonché senatori, gonfalonieri e uomini d'arme e di stato alla città di Roma, allo Stato Pontificio e al Regno di Napoli.[1]

Famiglia papale romana, tuttora esistente, i cui membri godono dei titoli di principi romani, principi del S.R.I. ed assistenti al Soglio Pontificio, da essa provengono tre Papi: Celestino III, ovvero Giacinto di Bobone Orsini; Niccolò III, ovvero Giovanni Gaetano Orsini; e Benedetto XIII, nato Pietro Francesco Orsini. Autentici artefici della politica pontificia, durante la cattività avignonese si scontrarono con gli interessi della famiglia Colonna, dando luogo ad una famosa rivalità che ebbe fine solo nel 1511 per mezzo di Papa Giulio II e con un matrimonio tra i due casati.

Ebbero numerosi titoli e feudi, tra cui: principi di Amatrice, Bomarzo, Ponticelli, Monterotondo, Roccagorga, Solofra, Vallata, Vasanello, Vicovaro e Taranto, duchi di Amalfi, Bracciano e Gravina, conti di Caserta, Muro Lucano, Nola, Pitigliano e Tagliacozzo, signori di Mugnano, Penna e Soriano nel Cimino, prefetto di Roma, gonfaloniere della Chiesa, principe assistente al Soglio pontificio, gran connestabile e gran cancelliere del Regno di Napoli. Furono insigniti degli Ordini del Toson d'oro, Teutonico e dello Spirito Santo.

Le numerose parentele dei vari rami della famiglia contratte durante i secoli con le varie casate regnanti d'Europa confermarono agli Orsini i trattamenti di principe del sangue e principe sovrano.[2]

  1. ^ a b c d e Si veda il collegamento esterno sull'Enciclopedia Treccani (Raffaello Morghen).
  2. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute del R. Governo d'Italia, compresi: città, comunità, mense vescovile, abbazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti, vol. 4, voce Orsini.


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