Ossido ferroso-ferrico | |
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Nome IUPAC | |
Ossido di ferro(II) ferro(III) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | Fe3O4 |
Aspetto | solido nero |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 215-277-5 |
PubChem | 16211978 |
SMILES | O=[Fe].O=[Fe]O[Fe]=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 5 |
Temperatura di fusione | 1.597 °C (1.870 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305 - 351 - 338 [1] |
L'ossido ferroso-ferrico è l'ossido misto di ferro(II) e ferro(III), uno degli ossidi di ferro avente formula Fe3O4. Si presenta in natura nel minerale magnetite, ed è uno dei numerosi ossidi di ferro, gli altri sono l'ossido di ferro(II) (FeO), che è raro, e l'ossido di ferro(III) (Fe2O3) che si trova anche in natura come un minerale chiamato ematite. Contiene sia ioni Fe2+ che Fe3+ ed è talvolta formulato come FeO ∙ Fe2O3. Questo ossido di ferro si presenta in laboratorio sotto forma di polvere nera. Manifesta magnetismo permanente ed è ferrimagnetico, ma a volte viene erroneamente descritto come ferromagnetico[2]. Il suo uso più esteso è come pigmento nero; a questo scopo viene sintetizzato, piuttosto che essere estratto dal minerale naturale, poiché la dimensione e la forma delle particelle possono essere variate dal metodo di produzione[3]
La formula dell'ossido ferroso-ferrico può essere vista anche come Fe2+(Fe3+O2)2. Esso è il costituente del minerale magnetite. La magnetite si forma quando l'idrossido ferroso si ossida in presenza di acqua secondo la reazione:
anche detta Reazione di Schikorr.
È un composto che si forma anche nei relitti marini ferrosi.