Paestum | |
---|---|
Il Tempio di Nettuno | |
Civiltà | Greci, Lucani, Romani |
Utilizzo | Città |
Epoca | VII sec.a.C.-IX sec.d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Capaccio Paestum |
Altitudine | 18 m s.l.m. |
Amministrazione | |
Ente | Parco Archeologico di Paestum e Velia |
Responsabile | Tiziana D'Angelo |
Visitabile | Sì |
Sito web | www.museopaestum.beniculturali.it |
Mappa di localizzazione | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
---|---|
Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la certosa di Padula | |
Patrimonio dell'umanità | |
Riserva della biosfera | |
Tipo | Misto |
Criterio | (III) (IV) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1998 (come patrimonio) 1997 (come riserva) |
Scheda UNESCO | (EN) Cilento and Vallo di Diano National Park with the Archeological sites of Paestum and Velia, and the Certosa di Padula (FR) Patrimonio |
Paestum, fino al 1926 Pesto[1], è un'antica città della Magna Grecia, chiamata dai Greci Poseidonia in onore di Poseidone, ma devotissima anche ad Atena ed Era. Dopo la sua conquista da parte dei Lucani venne chiamata Paistom, per poi assumere, sotto i Romani, il nome di Paestum. L'estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana.
Si trova in Campania, in provincia di Salerno, come frazione del comune di Capaccio Paestum, circa 40 km a sud di Salerno (97 km a sud di Napoli); è situata nella piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno, a nord del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; la località, nelle vicinanze della quale si annoverano Capaccio Scalo e Lido di Paestum, è servita dalla omonima stazione ferroviaria.
Nel 2021 registrò oltre 216 000 visitatori[2].