Panchira

Panchira (パンチラ?) è un'espressione usata dai giapponesi per avvisare che la biancheria intima è visibile; il termine è quindi simile alla frase "si vedono le mutande". La parola è una fusione delle due parole panty (パンティー?, pantī), che significa "mutanda", e chira (チラ?), l'onomatopea in giapponese per indicare una occhiata.[1][2]

Nel contesto anime e manga, panchira si riferisce in genere a una convenzione visiva usata da artisti e animatori giapponesi a partire dagli anni '60. Secondo fonti giapponesi, la convenzione sarebbe iniziata con la striscia a fumetti Sazae-san, di Machiko Hasegawa[3]. Questa convenzione venne adottata anche in televisione, con l'adattamento di Astro Boy prodotto da Osamu Tezuka.

Panchira assunse elementi maggiormente feticisti all'inizio degli anni '70.[3] Da allora panchira venne associato all'umore sessuale che con il tempo sarebbe diventato una parte importante dell'animazione giapponese (per esempio ecchi e fanservice). Attualmente il panchira è particolarmente presente nei manga shōnen.[4]

  1. ^ (EN) Anil Aggrawal, Forensic and Medico-Legal Aspects of Sexual Crimes and Unusual Sexual Practices, CRC Press, 2008, p. 134, ISBN 978-1-4200-4308-2.
  2. ^ (EN) Bill Mutranowski, You Know You've Been in Japan Too Long..., Tuttle Publishing, 2003, pp. 109, 120, ISBN 0-8048-3380-X.
  3. ^ a b (EN) Koji Akihara e Kentaro Takekuma, Even a Monkey Can Draw Manga, Viz Media, 2002, ISBN 1-56931-863-8.
  4. ^ (EN) Kris Millegan, Sex in Manga, in The Comics Journal, Fantagraphics Books, 1999.

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