Panpsichismo

Mappa delle costellazioni cosmiche raffigurate come esseri viventi (affresco di Palazzo Farnese a Caprarola)

Il panpsichismo o pampsichismo[1] (dal Greco pan, "tutto"; psychē, "anima") è un concetto appartenente all'ambito filosofico, secondo il quale tutti gli enti, viventi e non viventi, posseggono delle capacità psichiche, come ad esempio la capacità di pensare in modo cosciente. Hanno inserito concetti panpsichici nelle loro dottrine Talete,[2] Platone,[3] Telesio, Campanella,[4] Giordano Bruno,[5] Patrizi,[6] Leibniz,[7] Maupertuis.[8]

  1. ^ Panpsichismo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  2. ^ Già Talete sosteneva infatti che «tutte le cose sono piene di dei» (testimonianza di Aristotele, De Anima, 411 a7).
  3. ^ L'aspetto panpsichista di Platone emerge soprattutto nel Timeo: «Pertanto, secondo una tesi verosimile, occorre dire che questo mondo nacque come un essere vivente davvero dotato di anima e intelligenza grazie alla Provvidenza divina» (Platone, Timeo, VI, 30 b).
  4. ^ Tommaso Campanella in Maurizio Pancaldi - Mario Trombino - Maurizio Villani, Atlante della filosofia. Gli autori e le scuole, le parole, le opere, Milano, Hoepli, 2006, p. 145. ISBN 8820336200; ISBN 9788820336202.
  5. ^ Giordano Bruno in Nicola Ubaldo, Atlante illustrato di filosofia, Firenze, Giunti Editore, p. 240, 2000. ISBN 8844009277; ISBN 9788844009274. Nuova ed.: 2005. ISBN 8809041925; ISBN 9788809041929.
  6. ^ Nova de universis philosophia: Pars III, Pampsichia , Ferrariæ, 1591.
  7. ^ Principes de la Nature & de la Grâce, fondés en raison - Monadologie, in Die philosophischen Schriften, Berlin, 1885, tom. VI., pp. 598-623.
  8. ^ Systême de la nature, in Œuvres de Maupetuis, Lyon, 1768, tom. II., pp. 137-216.

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