Pantomimo

Pantomimo Pablo Zibes

Nell'antichità greca e romana, il pantomimo era uno spettacolo affidato all'azione mimica di un attore, accompagnato da musica, e a volte da una voce narrante le azioni sulla scena. I Greci lo chiamavano danza italica.[1] A Roma fu introdotto in età imperiale sotto Augusto (nel 22 a.C. circa) da Pilade di Cilicia e Batillo d'Alessandria[1]; consisteva in una danza con orchestra (flauti e zampogne) e coro, su soggetti sia comici sia tragici o simili al dramma satiresco.[2] Il termine pantomimo indica anche colui che pratica il pantomimo o la pantomima. Per via della forte associazione con la cultura francese, la pratica del mimo è stata inclusa nell'inventario del patrimonio culturale immateriale in Francia dal 2017.[3]

  1. ^ a b Walter Beare, I Romani a teatro, Bari-Roma, Laterza, 1986. pag. 267
  2. ^ In realtà gli argomenti trattati nei pantomimi non sono certi: probabilmente, però, erano maggiormente tragici piuttosto che comici. Cfr. Walter Beare, I Romani a teatro, Bari-Roma, Laterza, 1986. pag. 268
  3. ^ http://www.culture.gouv.fr/Media/Thematiques/Patrimoine-culturel-immateriel/Files/Fiches-inventaire-du-PCI/L-ecole-francaise-du-mime

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