Paolo Morando

Probabile autoritratto di Paolo Morando

Paolo Morando, noto come Il Cavazzola (Verona, 1486Verona, 13 agosto 1522), è stato un pittore italiano.

Si formò dapprima nella bottega di Domenico Morone e successivamente in quella del figlio, Francesco Morone. La sua prima opera documentata risale al 1508: si tratta di una Madonna col Bambino, oggi conservata al Museo di Castelvecchio. Nel 1514, fu coinvolto nella decorazione della cappella di San Biagio presso la chiesa dei Santi Nazaro e Celso a Verona, dove dimostrò di aver già raggiunto una maturità pittorica indipendente dagli insegnamenti dei suoi maestri.

Il suo capolavoro, tuttavia, venne realizzato nel 1517, quando la Compagnia della Croce gli commissionò il Polittico della Passione per la chiesa di San Bernardino a Verona. Questo polittico, costituito da cinque tele e da una predella con quattro tavole, mostra una sapiente combinazione delle diverse correnti artistiche popolari a Verona in quel periodo. Oltre ai consueti riferimenti ai maestri veneziani e lombardi, si notano influenze di Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Giovan Francesco Caroto, e persino suggestioni provenienti dal nord Europa.

Negli anni successivi, Morando ebbe un periodo particolarmente prolifico, alternando la produzione di opere a soggetto sacro alla ritrattistica. La sua vivace attività artistica si interruppe improvvisamente il 13 agosto 1522 quando la morte lo colse ancora giovane. La sua ultima opera conosciuta, la Pala delle Virtù, è considerata una delle sue migliori tele. Oltre che nella sua città natale, le sue opere sono oggi esposte in numerosi musei in tutta Europa.


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