Partito Democratico (Italia)

Partito Democratico
PresidenteStefano Bonaccini
SegretarioElly Schlein
VicepresidenteChiara Gribaudo
Loredana Capone
CoordinatoreMarta Bonafoni
StatoItalia (bandiera) Italia
SedeVia Sant'Andrea delle Fratte 16 00187, Roma[2]
AbbreviazionePD[2]
Fondazione14 ottobre 2007[1]
Derivato da
IdeologiaSocialdemocrazia[3][4][5][6]
Progressismo[7][8]
Riformismo[7][9]
Europeismo[8][10]
Atlantismo[4][8]
Correnti interne
Liberalismo sociale[7][11][12][13]
Cristianesimo sociale[3][14]
CollocazioneCentro-sinistra[1][8]
Coalizione L'Unione (2007-2008)
Centro-sinistra 2008 (2008-2011)
Italia. Bene Comune (2012-2013)
Centro-sinistra 2018 (2017-2019)
PD-Siamo Europei[15] (2019)

Centro-sinistra 2022 (dal 2022)
Partito europeoPartito del Socialismo Europeo[16]
Gruppo parl. europeoAlleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici[17]
Affiliazione internazionaleAlleanza Progressista
Seggi Camera
68 / 400
[18]
Seggi Senato
37 / 200
[19]
Seggi Europarlamento
21 / 76
Seggi Consigli regionali
211 / 896
TestataEuropa (2007-2014)
l'Unità (2007-2017)[20][21][22][23]
Democratica (2017-2019)

Immagina (2020-)
Organizzazione giovanileGiovani Democratici
Iscritti320 000[24] (2021)
Colori     Arancione,      Rosso[25]
               Tricolore italiano
Slogan«Vincono le idee»

«Dalla parte delle persone»

Sito webpartitodemocratico.it/

Il Partito Democratico (PD) è un partito politico italiano di centro-sinistra,[1][26] fondato il 14 ottobre 2007. Esso nasce come fusione dei due principali partiti del centro-sinistra del periodo, ossia i Democratici di Sinistra e la Margherita.

È descritto come un partito socialdemocratico, progressista e riformista, con correnti interne liberalsociali e cristiano sociali. In ambito internazionale è europeista e atlantista. A livello europeo ha aderito ufficialmente il 27 febbraio 2014 al Partito del Socialismo Europeo[27][28], con il quale aveva già intrapreso un rapporto di stretta collaborazione formando nel 2009 il gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici.

Durante la XV legislatura il PD è stato parte del governo Prodi II, in carica dopo aver vinto le elezioni politiche del 2006 come parte de L'Unione, che includeva anche i DS e la Margherita. In seguito alle elezioni politiche del 2008, si è spostato all'opposizione durante la XVI legislatura e nel novembre 2011 ha votato la fiducia al governo Monti dopo la crisi del governo Berlusconi IV. La vittoria della coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche del 2013 gli ha permesso di tornare a essere il primo partito in parlamento e formare un governo: la XVII legislatura è stata segnata dal PD, che ha guidato i suoi tre governi (governo Letta, Renzi e Gentiloni).

Con le elezioni politiche del 2018 in cui si è formato il governo Conte I (M5S-Lega), il PD è inizialmente passato all'opposizione, ma, dopo la fine dell'esecutivo nell'agosto 2019, è entrato a far parte della maggioranza del governo Conte II in coalizione con M5S, Italia Viva e LeU (Articolo Uno e Sinistra Italiana). A seguito della caduta del secondo governo Conte, il PD ha fatto parte della maggioranza che sosteneva il governo Draghi (2021-2022).

  1. ^ a b c Partito democratico, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011. URL consultato il 9 gennaio 2021.
  2. ^ a b Statuto del PD - Partito Democratico, in Partito Democratico. URL consultato il 17 aprile 2018 (archiviato il 18 ottobre 2021).
  3. ^ a b (EN) Wolfram Nordsieck, Italy, su Parties and Elections in Europe, 2018.
  4. ^ a b Italy, parliamentary elections 2018, su csis.org.
  5. ^ (EN) Richard Collin e Pamela L. Martin, An Introduction to World Politics: Conflict and Consensus on a Small Planet, Rowman & Littlefield, 2012, p. 218, ISBN 978-1-4422-1803-1. URL consultato il 18 luglio 2013.
  6. ^ (EN) Gianfranco Pasquino, Italy, in Jean-Michel de Waele, Fabien Escalona e Mathieu Vieira (a cura di), The Palgrave Handbook of Social Democracy in the European Union[collegamento interrotto], Palgrave Macmillan, 2016, p. 238, ISBN 978-1-137-29380-0.
  7. ^ a b c Davide Vampa, The Death of Social Democracy: The Case of the Italian Democratic Party (DOC), in Bulletin of Italian Politics, Vol. 1, No. 2, 2009, pp. 347-370.
    «Abstract: This article tries to explain why Italy is the only Western European country where a social democratic party no longer exists. [...]»
  8. ^ a b c d Italy, su csis.org.
  9. ^ Il sistema politico italiano, su google.it.
  10. ^ (EN) Italy, su Europe Elects. URL consultato il 28 ottobre 2023.
  11. ^ (EN) Martin J. Bull e Gianfranco Pasquino, Italian Politics in an Era of Recession: The End of Bipolarism?, in South European Society and Politics, vol. 23, n. 1, 2 gennaio 2018, pp. 1–12, DOI:10.1080/13608746.2018.1436493, ISSN 1360-8746 (WC · ACNP). URL consultato il 2 maggio 2023.
  12. ^ Domenico De Masi, Lavorare gratis, lavorare tutti; perché il futuro è dei disoccupati, Milano, Rizzoli, 2017.
  13. ^ Salvati: "La maggioranza liberale di sinistra ha rigenerato il partito democratico", in La Stampa, 1º maggio 2017. URL consultato il 30 settembre 2019.
  14. ^ Mauro Fotia, Il consociativismo infinito: dal centro-sinistra al Partito democratico, Bari, Edizioni Dedalo, 2011, p. 232.
  15. ^ Include Art. 1, Campo Progressista e DemoS.
  16. ^ Sergej Stanišev: il Pd è nella nostra famiglia, oggi siamo più forti, su Youdem.tv. URL consultato il 1º marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).
  17. ^ (EN) Parties, su socialistsanddemocrats.eu (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  18. ^ Include il deputato Luca Pastorino iscritto al gruppo misto/+Europa. Non sono inclusi Bruno Tabacci, leader di Centro Democratico, e Paolo Ciani, segretario di Democrazia Solidale, che siedono nel gruppo PD-IDP come indipendenti.
  19. ^ Include il senatore Luigi Spagnolli iscritto al gruppo parlamentare Per le Autonomie. Non è incluso Pier Ferdinando Casini, leader di Centristi per l'Europa, che siede nel gruppo di PD-IDP come indipendente.
  20. ^ Bilancio sociale 2011 del PD, su Sito ufficiale Partito Democratico. URL consultato il 14 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2013). p. 31.
  21. ^ Bilancio 2011 del PD, su Sito ufficiale Partito Democratico, p. 14. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  22. ^ Pagina 20 de l'Unità del 10 gennaio 2013, su Archivio telematico de l'Unità. URL consultato il 14 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2013).
  23. ^ Comunicaato Cdr del 1 maggio 2013, su Sito de l'Unità. URL consultato il 14 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2013).
  24. ^ https://www.repubblica.it/politica/2023/02/01/news/pd_tesseramento_iscrizioni_primarie-385936824/.
  25. ^ Il Pd di Letta riscopre il color rosso nella sua propaganda, su italiaoggi.it, 31 agosto 2022. URL consultato il 31 agosto 2022.
  26. ^ Centrosinistra largo, Fassino al lavoro: «Domani i primi incontri», in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 17 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2018).
  27. ^ Epifani: congresso Pse a Roma nel 2014, lì radici e legami Pd, su ilmondo.it. URL consultato il 12 dicembre 2013.
  28. ^ Mogherini: "Dopo il Partito Democratico dobbiamo cambiare anche l'Europa", su l'Unità. URL consultato il 15 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2013).

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