Patriarcato ecumenico di Costantinopoli

Patriarcato ecumenico di Costantinopoli
FondatoreSant'Andrea apostolo
AssociazioneChiesa ortodossa
Diffusionein tutto il mondo il patriarcato possiede chiese, diocesi e arcidiocesi
LinguaGreco, Turco
RitoBizantino
PrimateBartolomeo I
SedeCattedrale di San Giorgio, Costantinopoli
SeparazioniChiesa ortodossa greca, chiesa ortodossa russa, chiesa ortodossa romena, chiesa ortodossa bulgara, Chiesa ortodossa dell'Ucraina e altre Chiese ortodosse
Fedeli7 milioni
Sito ufficialewww.patriarchate.org
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Oriente cristiano

Cristo Pantocratore nella basilica di Santa Sofia in Istanbul.

Riti liturgici
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Il Patriarcato di Costantinopoli costituiva, prima del Grande Scisma del 1054, una delle cinque sedi principali della cristianità stabilite dai primi 4 concili. Dal concilio di Costantinopoli del 381, il patriarcato di Costantinopoli, in ordine di gerarchia, era il secondo dopo Roma[1], precedendo Alessandria, Antiochia e Gerusalemme.[2] Al patriarca di Costantinopoli è anche assegnato il titolo di ecumenico, con Giovanni IV Nesteutes, a partire dalla prima metà del VI secolo.[3]

Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli - Nuova Roma (in greco Οικουμενικόν Πατριαρχείον Κωνσταντινουπόλεως - Nέας Ρώμης?, , Ikoumenikòn Patriarchìon Konstantinoupòleos - Neas Romis) è il primus inter pares della Chiesa ortodossa e, dal XX secolo, viene riconosciuto come unico patriarca di Costantinopoli (anche se non ecumenico) anche dalla Chiesa cattolica, che nel 1964 soppresse la sede titolare (già vacante dal 1948) risalente alla IV crociata del Patriarcato di Costantinopoli dei Latini, in segno di amicizia dopo lo storico incontro di Gerusalemme tra papa Paolo VI e il patriarca Atenagora. Dopo la caduta di Costantinopoli (1453), nel 1456 la sede del patriarcato fu trasferita nella chiesa di Pammakaristos. Dal 1587 la sede del Patriarcato è la Cattedrale di San Giorgio, nel Fanar, il quartiere greco di Istanbul. L'attuale patriarca è Bartolomeo I.

  1. ^ Canone III: «Il vescovo di Costantinopoli avrà il primato d'onore dopo il vescovo di Roma, perché tale città è la nuova Roma».
  2. ^ Cf. canone 28 del concilio di Calcedonia e canone 36 del concilio in Trullo del 692.
  3. ^ Pavel Kuzenkov, Il Patriarca Ecumenico: Storia di un titolo, mospat.ru

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