Paura

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Illustrazione della paura, da L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali di Charles Darwin.

La paura è un'emozione primaria, intensamente spiacevole, che deriva dalla naturale avversione al rischio o alla minaccia, presente sia nel genere umano che nel genere animale. Umberto Galimberti, nel suo Dizionario di psicologia, così la definisce:[1]

«Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l'organismo alla situazione di emergenza, disponendo, anche se in modo non specifico, all'approntamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga»

Contrariamente ad altre emozioni primarie, la paura presenta una manifestazione che è per definizione patologica: la fobia. Questa è definita come una reazione esagerata di paura di fronte a un determinato oggetto, animale o evento[2], sproporzionata rispetto alla situazione che si sta affrontando. Per tale motivo il soggetto che presenta delle fobie evita accuratamente tutte le situazioni che potrebbero scatenare la sua ansia[2]: tale evitamento può inficiare la qualità della vita di una persona con fobia, rinforzandola in un circolo vizioso. Sono esempi di fobia la claustrofobia, l'agorafobia e la centrofobia.

  1. ^ Umberto Galimberti, Dizionario di psicologia, vol. 3, Roma, Gruppo editoriale L'Espresso, 2006, p. 19.
  2. ^ a b American Psychiatric Association, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edn., Arlington, VA: American Psychiatric Association, 2013.

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