Pedaliante (aliante a pedali) | |
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Modello di pedaliante, 1937 | |
Descrizione | |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Enea Bossi |
Costruttore | Vittorio Bonomi |
Esemplari | 1 |
Voli | 80 |
Dimensioni e pesi | |
Apertura alare | 17,7 m |
Superficie alare | 23,4 m² |
Diametro rotore | 2-2,25 m fabbricato in legno di balsa |
Peso max al decollo | 97 kg |
Propulsione | |
Potenza | 0,70kW (0,94shp) |
Prestazioni | |
Velocità max | 37km/h (xxx kt) |
Velocità di crociera | 37km |
Corsa di decollo | con e senza catapulta |
Record e primati | |
Primo volo a propulsione umana | |
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Il pedaliante (contrazione di pedali e aliante, cioè aliante a pedali),[1] nome completo Bossi-Bonomi Pedaliante o anche cicloaliante Bossi-Bonomi,[2] è stata una macchina volante, costruita nel 1936 accreditata come il primo veicolo al mondo che ha reso possibile il volo a propulsione umana[senza fonte], record conseguito il 18 marzo 1937 presso l'aeroporto di Cinisello Balsamo.[3]
Fu progettato da Enea Bossi e costruito da Vittorio Bonomi, mentre pilota fu Emilio Casco, un maggiore dell'esercito italiano, nonché ciclista dall'eccezionale resistenza fisica.[3] Si è stabilito che nessuna persona comune avrebbe potuto ripetere l'esperienza di volo con il pedaliante.[4]
Per supportare il decollo venne anche utilizzata una catapulta di lancio, che permise al veicolo di volare per 1 km nell'ambito di una competizione italiana. Ha effettuato 80 voli in totale, di cui 43 senza l'uso della catapulta.[3] Insieme al Mufli tedesco è stato l'aereo meno veloce mai costruito.[5]