Penelope

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Penelope
SagaCiclo Troiano
Nome orig.Πηνελόπεια, Πηνελόπη (Pēnĕlŏpe)
Lingua orig.Greco antico
AutoreOmero
Caratteristiche immaginarie
Specieumano
SessoFemmina
ProfessioneRegina di Itaca
Atena, nelle sembianze della sorella Iftime annuncia il ritorno di Telemaco a Penelope. Illustrazione di John Flaxman dell'Odissea, del 1810.

Penelope (in greco antico: Πηνελόπεια, -ας?, Pēnelópeia, -as, poi Πηνελόπη, -ης; in latino Pēnĕlŏpe, -es) è una figura della mitologia greca, figlia di Icario e di Policaste (o di Peribea), moglie di Ulisse (Odisseo), regina di Itaca, madre di Telemaco, Poliporte e Arcesilao. Discendeva da parte di padre dal grande eroe Perseo (Icario era suo nipote) ed era cugina di Elena. Prende il nome da un mito riguardante la sua infanzia: quando nacque fu gettata in mare per ordine del padre e venne salvata da alcune anatre che, tenendola a galla, la portarono verso la spiaggia più vicina. Dopo questo evento, i genitori la ripresero con loro e le diedero il nome di Penelope (che significa appunto "anatra").[1] Tuttavia per alcuni il nome è connesso all'evento della tela che la vide protagonista nell'Odissea (dal gr. pēné, tela).

Attese per vent'anni il ritorno di Ulisse, partito per la guerra di Troia e disperso nel ritorno, crescendo da sola il piccolo Telemaco e evitando di scegliere uno tra i proci, nobili pretendenti alla sua mano, anche grazie al famoso stratagemma della tela: di giorno tesseva il sudario per Laerte, padre di Ulisse, mentre di notte lo disfaceva. Avendo promesso ai Proci che avrebbe scelto il futuro marito al termine del lavoro, rimandava all'infinito il momento della scelta. L'astuzia di Penelope, tuttavia, durò meno di quattro anni a causa di un'ancella traditrice che riferì ai proci l'inganno della regina. Alla fine, Ulisse tornò, uccise i proci e si ricongiunse con la moglie. Tornato nuovamente a casa dopo l'estremo viaggio, Ulisse poté nuovamente godere della moglie e secondo una versione la rese incinta di altri due figli: Poliporte e Arcesilao.

Nella Telegonia, opera che concludeva il ciclo troiano di cui sono rimasti pochissimi versi ed il riassunto in Proclo, Penelope, dopo la morte di Odisseo per mano di Telegono (figlio di Odisseo e Circe, che non lo aveva riconosciuto), sposa Telegono, mentre Telemaco sposa Circe.[2]

  1. ^ Apollodoro, Biblioteca, III, 10 6 e 9; Pausania, Geografia, III 12 2.
  2. ^ Telegono, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 marzo 2023.

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