Pianeta X

Rappresentazione artistica dell'ipotetico Pianeta Nove
Rappresentazione artistica dell'ipotetico Pianeta X

Il pianeta X (o transnettuniano, o nono pianeta) è un pianeta ipotetico al di là di Nettuno e dei plutoidi. La sua esistenza fu ipotizzata sulla base di apparenti discrepanze nell'orbita di Nettuno. La X non è intesa come dieci in numeri romani, bensì come incognita.

Il tema di un ulteriore pianeta oltre a quelli conosciuti viene considerato un falso problema: le scoperte nel sistema solare esterno si moltiplicano, e numerose fasce di asteroidi e altri oggetti vengono delineate. A partire proprio da Plutone, numerosi oggetti, per cui si è coniata la definizione di oggetto transnettuniano, orbitano attorno al Sole e fanno svanire la distinzione tra pianeti e asteroidi. Lo stesso Plutone, il 24 agosto 2006, è stato declassato da nono pianeta a pianeta nano e cioè semplicemente il maggiore, o uno dei maggiori, di questi oggetti.[1]

Ciò non evita naturalmente che ogni nuova scoperta venga salutata come quella del decimo pianeta. Nel 2004 alcuni lo identificarono con Sedna.[2] All'inizio del 2006 la notizia che Eris superasse Plutone per dimensioni suscitò grande clamore nella stampa.[3]

Dopo la declassificazione di Plutone a pianeta nano è adesso fonte di confusione chiamare il presunto nono pianeta come "Pianeta X", dato che "X" rappresenta il numero romano 10, tuttavia quando il termine fu coniato Plutone non era ancora stato declassato a pianeta nano, ed era ancora considerato il nono pianeta del sistema solare.

Il 20 gennaio 2016 gli astronomi del Caltech Konstantin Batygin e Michael Brown hanno annunciato una prova indiretta supplementare dell'esistenza del nono pianeta basata su un nuovo modello scientifico delle orbite estreme di alcuni oggetti transnettuniani.[4]

  1. ^ Gli astronomi declassano Plutone solo otto i pianeti del sistema solare, su repubblica.it, La Repubblica, 24 agosto 2006.
  2. ^ Scoperto un nuovo pianeta nel Sistema solare, su corriere.it, Corriere della Sera, 15 marzo 2004.
  3. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, su cbat.eps.harvard.edu, Internation Astronomical Union, 13 settembre 2006.
  4. ^ (EN) Konstantin Batygin e Michael E. Brown, Evidence for a Distant Giant Planet in the Solar System, in The Astronomical Journal, vol. 151, n. 2, 20 gennaio 2016, p. 22, DOI:10.3847/0004-6256/151/2/22.

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