Piercing del capezzolo

Il piercing del capezzolo (in inglese nipple piercing, lett. "foratura" o "bucatura del capezzolo"; anche detto nipple ring, "anello al capezzolo"; a fine ottocento conosciuto in inglese anche con il nome di bosom ring,[1] "anello da seno"; nella stessa epoca in francese anneaux de sein, "idem",[1] e, negli anni settanta del Novecento, anche con il nome di percée de sein,[2] "bucatura dei seni", mentre oggi, nella stessa lingua, viene usato il termine piercing du téton; in tedesco Brustwartzenringe, "anelli per capezzoli" o, anticamente, Busenringen, "anelli al seno"[3]) è un tipo di piercing comunemente praticato forando il capezzolo da parte a parte trasversalmente alla sua base e inserendovi un anello o una barretta. Può essere praticato da ogni angolazione, ma più comunemente viene forato orizzontalmente, più raramente verticalmente o diagonalmente.

Raramente presente nelle società tribali e nell'antichità, poiché interventi al seno femminile ne potevano compromettere la funzione di allattamento,[4][5] il piercing del capezzolo ha goduto di una certa diffusione a partire dalla seconda metà del XX secolo in poi grazie soprattutto al lavoro svolto da Doug Malloy (Richard Simonton), Mr. Sebastian (Alan Oversby), Fakir Musafar (Roland Loomis) e Jim Ward, nella definizione delle tipologie di piercing, delle metodologie di intervento e dei materiali per tali pratiche. Negli ultimi decenni ha goduto anche di una certa diffusione nel mainstream grazie alle celebrità soprattutto nel campo della musica, della moda o dello spettacolo, che ne hanno esibito uno o confessato di averne.

Vari testi riferiscono dell'uso del piercing al capezzolo nella storia, ma una parte di queste fonti sono considerate controverse se non inattendibili. Dati certi si avrebbero su civiltà di nativi americani (Maya e Karankawa) e sulla tarda società vittoriana di fine Ottocento, quando sarebbe divenuto di moda presso le classi agiate con il nome di bosom rings, nel Regno Unito, e di anneaux des seins, in Francia.

  1. ^ a b Stephen Kern, 1975, p. 97.
  2. ^ (EN) Keeping abreast, in New Times, vol. 5, n. 9, 31 ottobre 1975, p. 16. URL consultato il 2 novembre 2021.
  3. ^ (EN) 8.1b Titrings, a Bit of History, su The Ultimate Learn And Resource Center, Stason.org.
  4. ^ Desmond Morris, 185, p. 172.
  5. ^ Deesmond Morris, 2004, p. 153.

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