Pierre Pascal

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Pierre Pascal

Pierre Alfred Anatole Pascal (Mons-en-Barœul, 16 aprile 1909[1]Roma, 13 gennaio 1990[2]) è stato un poeta, saggista, iranista, orientalista yamatologo, diplomatico e traduttore francese.

Amico di Henry de Montherlant, Julius Evola e Charles Maurras, Pascal fu condannato in contumacia all'ergastolo (1946) nel suo Paese, dopo la seconda guerra mondiale, per "collaborazionismo intellettuale" con il governo filo-nazista di Vichy, pur senza aver avuto ruoli politici o militari di rilievo, ma si rifugiò in Germania nel 1944 e in Italia già nel 1945 dove visse e lavorò tutta la vita senza subire l'estradizione. Per un periodo ebbe l'immunità diplomatica come Cancelliere all'ambasciata imperiale iraniana nella Santa Sede. In Italia svolse un'importante opera di traduzione e di scrittura, come poesie e un'interessante opera biografica e giornalistica sugli ultimi giorni di Mussolini. Morì a Roma ed è sepolto nel cimitero del Verano.

  1. ^ Atto di nascita n. 40, Registro nascite 1908-12 di Mons-en-Barœul, su archivesdepartementales.lenord.fr.
  2. ^ Francia è morto lo scrittore Pierre Pascal, su agi.it, 18 gennaio 1990 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2016).

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