Pigmei | ||||||||||||||||||||||||||
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Danzatori Pigmei Baka in Camerun, giugno 2006. | ||||||||||||||||||||||||||
Lingua | Kinyarwanda, kirundi, rukiga, aka-baka-gundi | |||||||||||||||||||||||||
Religione | Animismo, cristianesimo, islam | |||||||||||||||||||||||||
Distribuzione | ||||||||||||||||||||||||||
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I pigmei sono un gruppo etnico diffuso in gran parte dell'Africa equatoriale. Sono di bassa statura (inferiore ai 150 cm) e caratterizzati da pelle scura, capelli crespi, naso schiacciato e cranio brachimorfo.
Il nome "pigmeo" deriva dal greco πυγμαῖος pygmâios ("alto un cubito") che i Greci usavano per riferirsi a un leggendario popolo di nani, localizzato a sud dell'Egitto o in India, perennemente in guerra contro le cicogne (o le gru) che devastavano i loro campi.
“Pigmei” è un termine collettivo usato per indicare diversi popoli cacciatori-raccoglitori del bacino del Congo e di altre regioni dell'Africa centrale. Il termine è considerato dispregiativo[1] e quindi evitato da alcuni indigeni, ma allo stesso tempo viene utilizzato da altri come il nome più facile e conveniente per riferirsi a se stessi[2]. I "Pigmei" si dividono in molti sottogruppi, ognuno dei quali costituisce un popolo a sé, tra questi ad esempio i Twa, gli Aka, i Baka e i Bambuti[3].
Per estensione, il nome "pigmei" viene indicato per riferirsi ad altri gruppi etnici di bassa statura.