Il termine pinky violence designa un sottogenere cinematografico, legato al pinku eiga e alla sexploitation, in voga in Giappone dagli anni settanta. Si tratta di un filone violento ed erotico, con protagoniste belle ragazze ribelli (le cosiddette sukeban) in cerca di vendetta per i torti subiti. I film furono prodotti per la maggior parte dalla Toei e dalla Nikkatsu; i registi più rappresentativi del genere sono considerati Norifumi Suzuki, Yasuharu Hasebe, Teruo Ishii e Shunya Ito, mentre le attrici principali del filone sono considerate Reiko Ike, Miki Sugimoto e Meiko Kaji.[1]