Plateosaurus

Plateosaurus
Scheletro completo di P. engelhardti, in mostra alla sezione paleontologica del MuSe di Trento, Italia
Intervallo geologico
Triassico superiore
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseSauropsida
SuperordineDinosauria
OrdineSaurischia
SottordineSauropodomorpha
CladoPlateosauria
FamigliaPlateosauridae
GenerePlateosaurus
von Meyer, 1837
Sinonimi
  • Zanclodon Plieninger, 1846
  • Dimodosaurus Pidancet & Chopard, 1862
  • Dinosaurus Rutimeyer, 1856
  • Gresslyosaurus Rutimeyer, 1856
  • Pachysaurops Huene, 1961
  • Pachysaurus Huene, 1907-1908
  • Pachysauriscus Kuhn, 1959
  • Sellosaurus
Specie
  • P. engelhardti
    von Meyer, 1837
  • P. gracilis
    von Huene, 1907-1908
    (originariamente Sellosaurus)

Plateosaurus è un genere estinto di dinosauro plateosauride vissuto nel Triassico superiore, circa 214-204 milioni di anni fa, in quella che oggi è l'Europa. Plateosaurus è considerato un rappresentante arcaico dei sauropodomorfi (il grande gruppo di dinosauri comprendenti anche i grandi sauropodi del Mesozoico, come Apatosaurus). Nonostante siano state istituite varie specie, a partire dal 2011, sono riconosciute solo due specie: la specie tipo P. engelhardti, vissuta dalla fine del Norico fino al Retico, e la più antica P. gracilis, vissuta nei primi del Norico. La maggior parte delle altre presunte specie assegnate al genere sono state assegnate ad una di queste due specie o ad altri plateosaridi. Allo stesso modo, ci sono una pletora di sinonimi (nomi duplicati non validi) a livello del genere.

Scoperto nel 1834 da Johann Friedrich Engelhardt e descritto solo tre anni dopo da Hermann von Meyer, il Plateosaurus è stato il quinto genere di dinosauro il cui nome è tuttora considerato valido. Sebbene fosse stato descritto in precedenza da Richard Owen fu affiliato all'interno di Dinosauria solo nel 1842, e non fu uno dei tre generi utilizzati da Owen per definire il gruppo, poiché all'epoca si conosceva ancora troppo poco sull'animale. Oggi invece è uno dei dinosauri meglio conosciuti dalla scienza: sono stati trovati più di 100 scheletri, alcuni di loro quasi completi. L'abbondanza dei suoi fossili in Svevia e in Germania, gli ha valso il soprannome di Schwäbischer Lindwurm (parola sveva per Lindworm).

Plateosaurus era un erbivoro bipede dotato di una piccola testa posta in cima ad un lungo collo flessibile. La bocca era armata da grossi e taglienti denti adatti alla frantumazione del materiale vegetale di cui si nutriva. Il corpo era forma di botte ed era sorretto da massicce zampe posteriori, mentre gli arti anteriori erano più corti ma ugualmente muscolosi e dotati di tre dita armate di grossi artigli probabilmente usati per la raccolta del cibo o per difesa. Insolito per un dinosauro, il Plateosaurus mostra una forte plasticità dello sviluppo: invece di avere dimensioni abbastanza uniformi negli adulti, gli individui completamente sviluppati raggiungevano una lunghezza compresa tra i 4,8 e i 10 metri (16 e i 33 piedi), per un peso tra i 600 e i 4.000 chilogrammi (1.300 e 8.800 libbre). Dai fossili si è dedotto che la vita media di questi animali si aggirava tra i 12 e i 20 anni, sebbene la durata massima della vita non è nota.

Nonostante la grande quantità e la qualità eccellente del materiale fossile, il Plateosaurus è stato per lungo tempo uno dei dinosauri più fraintesi di sempre. Molti ricercatori hanno proposto varie teorie che si sono poi scontrate con le evidenti prove geologiche e paleontologiche, ma che sono diventate il paradigma dell'opinione pubblica. Dal 1980, la tassonomia, la tafonomia, la biomeccanica e la paleobiologia di Plateosaurus sono state ristudiate nel dettaglio, alterando l'interpretazione della biologia dell'animale, la postura e il comportamento.


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