Policarpo di Smirne

San Policarpo di Smirne
San Policarpo, incisione di Michael Burghers, 1685 circa
 

Vescovo, martire e Padre della Chiesa

 
NascitaSmirne, seconda metà del I secolo
MorteSmirne, 156 circa[1]
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Ricorrenza23 febbraio e 26 gennaio (messa tridentina)
8 marzo per la Chiesa copta
Attributibastone pastorale e palma del martirio

Policarpo di Smirne (in greco Πολύκαρπος ὁ Σμυρναῖος?; Smirne, seconda metà del I secoloSmirne, 156 circa) è stato un vescovo, teologo e santo greco antico.

Fu discepolo di Giovanni apostolo[2] e divenne vescovo di Smirne durante il regno di Traiano. Come teologo, godette di grande autorità e fu uno dei pastori più stimati del tempo. È venerato come santo da molte Chiese cristiane e la sua memoria liturgica è celebrata il 23 febbraio o il 26 gennaio (per i copti l'8 marzo).

Dei suoi numerosi scritti sono pervenute solo una Lettera di Policarpo ai Filippesi, scritta alla comunità di Filippi (tra il 107 e il 140), in cui riferisce del viaggio di Ignazio di Antiochia a Smirne e dalla quale si ricavano numerose informazioni sugli usi e la fede dei primi cristiani. Fu maestro di Ireneo di Lione, fondatore di chiese nelle Gallie e suo biografo. Secondo la tradizione, sarebbe stato lui ad inviare in Gallia Benigno di Digione, Andochio, Andeolo del Vivarais e Tirso (venerati come santi dalla Chiesa cattolica) per evangelizzare il Paese.

  1. ^ Everett Ferguson ( a cura di), Encyclopedia of early Christianity, New York, Routledge, 1999, p. 1614
  2. ^ Notizia riferita da Ireneo di Lione in Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, V, 20, 6; Quasten, p. 76.

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