Polimorfismo (chimica)

Un esempio di polimorfismo: il diamante (a sinistra) e la grafite (a destra); entrambi sono costituiti da atomi di carbonio, ma presentano struttura cristallina e proprietà chimico-fisiche differenti.

In chimica, il termine polimorfismo indica la possibilità che uno stesso composto si presenti in forme cristalline diverse.[1] Questo comportamento si può presentare tanto in sostanze semplici (cioè sostanze formate da atomi dello stesso elemento chimico e più preciso è il termine allotropia), quanto nei composti (cioè sostanze formate da atomi di diversi elementi chimici).

Le diverse modificazioni polimorfiche hanno proprietà fisiche (sfaldatura, durezza, peso specifico, punto di fusione) differenti; hanno invece uguale comportamento chimico, e pertanto, mediante l'analisi chimica è possibile accertare che si tratti della stessa sostanza.

  1. ^ Font Altaba, p. 16.

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