Poliomielite

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Poliomielite
Immagine di un uomo affetto da poliomielite
Specialitàinfettivologia, neurologia e ortopedia
Eziologiapoliovirus
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD011051
MedlinePlus001402
eMedicine967950, 306440 e 1259213
Sinonimi
Polio
Paralisi infantile
Malattia poliomielitica
Eponimi
Jakob Heine
Karl Oskar Medin

La poliomielite, spesso chiamata polio o paralisi infantile, è una malattia acuta, virale, altamente contagiosa che si diffonde da individuo a individuo principalmente per via oro-fecale.[1] Il termine deriva dal greco πολιός (poliós), che significa "grigio", μυελός (myelós), che si riferisce a midollo spinale, e il suffisso -itis, che indica l'infiammazione.[2]

Sebbene circa il 90% delle infezioni da polio non causi sintomi, gli individui affetti possono presentare una serie di condizioni se il virus entra nella circolazione sanguigna.[3] In circa l'1% dei casi, il virus penetra nel sistema nervoso centrale, dove colpisce di preferenza i neuroni motori, portando a debolezza muscolare e paralisi flaccida acuta. A seconda dei nervi coinvolti, possono presentarsi diversi tipi di paralisi. La polio spinale è la forma più comune, caratterizzata da paralisi asimmetrica che spesso coinvolge le gambe. La polio bulbare porta alla debolezza dei muscoli innervati dai nervi cranici. La polio bulbospinale è una combinazione di paralisi bulbare e spinale.[4]

La poliomielite è stata riconosciuta come malattia da Jakob Heine nel 1840[5], mentre il suo agente eziologico, il poliovirus, è stato identificato nel 1908 da Karl Landsteiner.[5] Anche se le principali epidemie di polio erano sconosciute prima della fine del XIX secolo, la poliomielite è stata una delle malattie infantili più temute del XX secolo. Epidemie di polio hanno paralizzato migliaia di persone, soprattutto bambini; in caso di paralisi del diaframma, poteva portare alla morte per soffocamento. L'uomo ha convissuto per migliaia di anni con il poliovirus come patogeno endemico; questo fino al 1880, quando in Europa iniziarono grandi epidemie che, poco dopo, si diffusero anche negli Stati Uniti d'America.[6]

Nel 1910 gran parte del mondo ha sperimentato un drammatico aumento di casi di polio, e le epidemie sono diventate eventi regolari, soprattutto nelle grandi città e durante i mesi estivi. Queste epidemie hanno fornito l'impulso per una "grande corsa" verso lo sviluppo di un vaccino. Esso fu realizzato nel 1950 e, grazie alla sua diffusione, i casi globali di poliomielite si sono ridotti in breve tempo da centinaia di migliaia a meno di mille.[7] Grazie alle campagne di vaccinazione condotte dal Rotary International, dall'Organizzazione mondiale della sanità e dall'UNICEF si dovrebbe arrivare all'eradicazione globale della malattia,[8][9] traguardo attualmente raggiunto solo per il vaiolo[10][11], nel 1978, e per la peste bovina, nel 2011.[12]

  1. ^ Cohen JI, Chapter 175: Enteroviruses and Reoviruses, in Kasper DL et al. (a cura di), Harrison's Principles of Internal Medicine, 16ª ed., McGraw-Hill Professional, 2004, p. 1144, ISBN 0-07-140235-7.
  2. ^ Chamberlin SL e Narins B (a cura di), The Gale Encyclopedia of Neurological Disorders, Detroit, Thomson Gale, 2005, pp. 1859-1870, ISBN 0-7876-9150-X.
  3. ^ Ryan KJ e Ray CG (a cura di), Enteroviruses, in Sherris Medical Microbiology, 4ª ed., McGraw Hill, 2004, pp. 535-537, ISBN 0-8385-8529-9.
  4. ^ The Pink Book.
  5. ^ a b Paul, pp. 16-18.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Trevelyan
  7. ^ Aylward R, Eradicating polio: today's challenges and tomorrow's legacy, in Ann Trop Med Parasitol, vol. 100, n. 5-6, 2006, pp. 401-413, DOI:10.1179/136485906X97354, PMID 16899145.
  8. ^ Heymann D, Global polio eradication initiative, in Bull. World Health Organ., vol. 84, n. 8, 2006, p. 595, DOI:10.2471/BLT.05.029512, PMC 2627439, PMID 16917643 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2013).
  9. ^ Donald McNeil, In Battle Against Polio, a Call for a Final Salvo, New York Times, 1º febbraio 2011. URL consultato il 18 luglio 2012.
  10. ^ (EN) De Kevin M. Cock, (Book Review) The Eradication of Smallpox: Edward Jenner and The First and Only Eradication of a Human Infectious Disease, in Nature Medicine, vol. 7, n. 1, 2001, pp. 15-16, DOI:10.1038/83283.
  11. ^ (EN) Tognotti E., The eradication of smallpox, a success story for modern medicine and public health: What lessons for the future? (PDF), in J Infect Dev Ctries, vol. 4, n. 5, giugno 2010, pp. 264-266, PMID 20539058. URL consultato il 17 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  12. ^ (EN) The world is free of rinderpest, su mg.co.za, The Mail and Guardian, 25 maggio 2011. URL consultato il 7 luglio 2012.

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