Politica dell'acqua in Giappone

La politica dell'acqua in Giappone è quel complesso di decreti, leggi e provvedimenti che gli organi amministrativi giapponesi attuano nella gestione e salvaguardia delle risorse idriche, nell'approvvigionamento dell'acqua potabile, nella depurazione e nel trattamento delle acque reflue e nello sviluppo e manutenzione delle infrastrutture legate ai servizi igienico-sanitari.

Il Giappone ha nel mondo uno dei livelli più bassi di dispersione nella distribuzione dell'acqua e supera regolarmente i rigorosi standard della qualità dell'acqua potabile e delle acque reflue trattate. Il 100% della popolazione giapponese ha accesso a una fonte d'acqua migliorata e nel 2013 il 76,3% aveva accesso al sistema fognario pubblico (下水?, gesui) mentre nelle aree rurali o quantomeno al di fuori delle grandi città si utilizzava principalmente un sistema a fosse settiche (浄化槽?, jōkasō).

Il Paese nipponico deve comunque affrontare alcune sfide quali la diminuzione della popolazione, il calo degli investimenti, i vincoli fiscali, l'invecchiamento dei servizi e della forza lavoro, la suddivisione delle responsabilità legate al servizio idrico integrato tra le migliaia di operatori gestiti dai comuni, la vulnerabilità di alcune parti del Paese colpite dalla siccità e l'aumento probabile del numero di queste ultime a causa del cambiamento climatico.


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