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Progetto Arte – Els Quatre Gats (bar del progetto) – Categoria delle voci
Albrecht Dürer, I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1496-1498 circa), Staatliche Kunsthalle, Karlsruhe
La zattera della Medusa (Le Radeau de la Méduse) è un dipinto a olio su tela (491x716 cm) di Théodore Géricault, realizzata nel 1818-19 e conservato nel Museo del Louvre di Parigi.
Completato quando l'artista aveva soltanto ventisette anni, il dipinto rappresenta un momento degli avvenimenti successivi al naufragio della fregata francese Méduse, avvenuto il 5 luglio 1816 sulle coste dell'attuale Mauritania. Géricault scelse accuratamente il soggetto del suo primo grande lavoro, una tragedia che stava avendo risonanza internazionale, per alimentare l'interesse di un pubblico quanto più vasto possibile e per lanciare la sua carriera. Scrupoloso e attento ai dettagli, l'artista si sottopose ad un intenso periodo di ricerca e studio sul corpo umano e sulla luce, producendo moltissimi disegni preparatori per ottenere il risultato migliore, intervistò due dei sopravvissuti e costruì un modellino del naufragio. Come aveva previsto, il dipinto una volta esposto al Salon di Parigi del 1819 generò diverse controversie, attirando in misura uguale commenti positivi e feroci condanne. In seguito, consolidò la sua reputazione internazionale, venendo rivalutato dalla critica, che lo riconobbe come uno dei lavori destinati ad incidere di più sulle tendenze romantiche all'interno della pittura francese.
Acquistata dal Louvre subito dopo la prematura morte dell'autore a trentadue anni, La zattera della Medusa, nelle sue scelte formali (la teatralità e l'intesa emotività della scena) e di contenuto (l'episodio vicino ai contemporanei dell'autore) rappresenta uno spartiacque e un punto di rottura con l'allora preponderante scuola neoclassica, tesa al perseguimento dell'ideale di emotività contenuta e catalizzata dall'arte greca, e un'icona del Romanticismo, arrivando a influenzare i lavori di artisti come Eugène Delacroix, William Turner, Gustave Courbet e Édouard Manet.
Kitagawa Utamaro (1753 – Edo, 1806) fu un pittore e disegnatore giapponese, considerato uno dei maggiori artisti dell'ukiyo-e, la stampa a blocchi di legno. conosciuto principalmente per i suoi studi di donne, magistralmente composti, chiamati bijin-ga. Compì anche degli studi su soggetti naturali, in particolare libri illustrati sugli insetti. Le sue opere vennero diffuse in Europa verso la metà del XIX secolo, dove divenne molto famoso, in particolare in Francia. Influenzò così gli impressionisti europei, soprattutto per il suo uso di scorci, con una certa enfasi su luci e ombre. I suoi lavori più famosi sono Dieci tipi di fisionomia di donne, Una collezione di bellezze dominanti, Grandi temi d'amore della poesia classica (chiamati a volte Donne innamorate, contenente le stampe L'amore rivelato e L'amore pensieroso) e Dodici ore dei quartieri di piacere.
«L'arte è l'espressione della personalità: io, l'artista, io sono importante nell'arte,: io mi devo esprimere, eventualmente, io devo comunicare. Questo è tutto quello che è importante nell'arte. Ciò ha rovinato l'arte. (Karl Popper)»
Report generato il 2017-10-29
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Mary Cassatt (Pittsburgh, 22 maggio 1844 – Le Mesnil-Théribus, 14 giugno 1926) è stata una pittrice statunitense.
Visse molto tempo in Francia dove diventò amica ed allieva di Degas, esponendo poi le proprie opere insieme a quelle degli artisti del movimento impressionista. Cassatt realizzò molti dipinti che ritraggono la vita sociale e privata delle donne della sua epoca, ponendo una particolare attenzione all'intimo legame che si realizza tra le madri e i loro bambini.
La popolarità di Mary Cassatt è principalmente dovuta a ad una lunga serie di dipinti e stampe sul tema della madre con il figlio, realizzate con un tratto rigoroso, in cui i soggetti sono visti con tenerezza ma senza mai sconfinare nell'eccessivo sentimentalismo. La sua prima opera con tale tema di cui conosciamo la data è la puntasecca Gardner Held by His Mother (una copia datata gennaio/88 si trova alla New York Public Library), anche se in precedenza aveva già dipinto qualche opera simile. Alcuni di questi lavori ritraggono i suoi parenti, amici o clienti, anche se negli anni successivi generalmente si serve di modelli professionisti per realizzare composizioni che spesso ricordano le Madonne con il bambino tipiche del Rinascimento italiano. Dopo il 1900 si concentra quasi esclusivamente su questo tipo di soggetto.
La pittura di giardino fu uno dei temi più significativamente sviluppati dai romani nella decorazione parietale nell'Antica Roma. L'esempio più antico di tale tema, fiorito all'epoca del secondo stile dal I secolo a.C., si ha negli affreschi del ninfeo sotterraneo della villa di Livia, un ambiente sotterraneo forse usato per sfuggire alla calura estiva databile tra il 40 e il 20 a.C. In queste pitture, dal 1951 al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, fu ricreato un giardino "concluso" ideale, costruito tramite sapienti architettazioni compositive e spaziali. Le piante (23 specie diverse) e gli uccelli (ben 69 varietà), sono dipinti con la massima attenzione al dettaglio, tanto che è possibile individuare ogni singola specie; via via che ci si allontana verso lo sfondo però la rappresentazione è più sfumata, in modo da suggerire una prospettiva aerea e una rarissima (la prima per quell'epoca) sensazione dell'atmosfera, evocata anche dalle cime mosse dal vento.
Le Gallerie dell'Accademia sono un museo di Venezia, che raccoglie la migliore collezione di arte veneziana e veneta, in generale, al mondo, soprattutto lagata ai dipinti del periodo che va dal XIV al XVIII secolo. Tra i maggiori artisti rappresentati figurano Giorgione, Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Tiziano, Tintoretto e Giambattista Tiepolo. Vi si conservano anche altre forme d'arte come sculture e disegni, tra i quali il celeberrimo Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (esposto solo in particolari occasioni).
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