«Uno dei beni che più approfondirono l'intelligenza delle società medievali, il grande giurista inglese Sbraland, diceva che un libro di storia deve fare venire fame: fame di apprendere e soprattutto cercare» |
La conquista magiara del bacino dei Carpazi, nota in ungherese come honfoglalás (lett. "conquista della patria"), fu la serie degli eventi storici che portò i Magiari a insediarsi in Europa centrale a cavallo tra il IX e il X secolo. Prima dell'arrivo dei Magiari, tre potenze altomedievali si contesero storicamente il controllo del bacino carpatico, ovvero il Primo Impero bulgaro, il Regno dei Franchi Orientali e la Grande Moravia, che assunsero occasionalmente cavalieri ungari in veste di mercenari. Tale circostanza rende lecito ipotizzare che alcuni Magiari conoscessero già la geografia della loro futura patria sin da quando erano ancora stanziati nelle steppe pontiche a est dei Carpazi.... continua |
Rievocazione storica con equipaggiamenti militari tipici dei Vichinghi.
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La guerra romano-persiana del 602-628 fu combattuta tra l'impero romano d'Oriente (comunemente chiamato impero bizantino, da Bisanzio, l'antico nome della sua capitale) e i persiani Sasanidi. La guerra precedente si era conclusa nel 591 in seguito all'intervento militare di Maurizio contro l'usurpatore sasanide Bahram Chobin per restaurare il re legittimo sasanide Cosroe II sul trono ... continua |
Con medievalismo (en. ''Medievalism'', de. ''Mittelalter-Rezeption'', fr. ''Médiévalisme'') si intende la «Tendenza a tornare a forme di vita che furono proprie del medioevo, o a vagheggiarne ed esaltarne gli ideali e le forme artistiche». Il termine è spesso inoltre utilizzato dalla comunità accademica per definire «la rappresentazione, la ricezione e l'uso postmedievale del medioevo in ogni suo aspetto», ivi compreso quello artistico, letterario, architettonico, politico, religioso o folklorico. Il concetto può allo stesso tempo avere un'accezione negativa, per alludere a mentalità o a costumi che si ritengono «superat[i] dall'evoluzione storica dei tempi moderni» continua |
San Tommaso d'Aquino (1226 - 1274), detto Doctor Angelicus dai contemporanei, è uno dei principali pilastri teologici del cattolicesimo, santo e dottore della Chiesa ed è anche il punto di raccordo fra la cristianità e la filosofia classica consegnata ai posteri da Aristotele e dall'Ellenismo della tarda grecità. Trova oggi ampio consenso anche in ambienti non cattolici (studiosi protestanti statunitensi, ad esempio) e perfino non cristiani, a causa del suo metodo di lavoro, fortemente razionale ed anche aperto a fonti e contributi di ogni genere: dalla Bibbia agli autori pagani, dagli ebrei ai musulmani, senza pregiudizi. Il suo operato culmina nella Summa Theologiae o ("sunto di teologia") in cui tratta in maniera sistematica il rapporto fede-ragione e altre grandi questioni teologiche. continua |
Giovanni II Comneno (1087-1143) è stato un imperatore bizantino, basileus dei Romei dal 15 agosto 1118 al 5 aprile 1143. Conosciuto anche come Kaloioannis (Καλοϊωάννης) o Caloianni, ossia Giovanni il bello/buono. Le cronache del tempo lo descrivono scuro di carnagione, dai lineamenti non belli e con i capelli neri, caratteristiche che gli valsero il soprannome di "Moro" ... continua |
«Cave ab homine unius libri» |
La periodizzazione del medioevo comunemente utilizzata è:
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Il nome della rosa è il primo romanzo scritto da Umberto Eco, ordinario di semiotica e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici presso l'Università di Bologna. Dopo aver scritto moltissimi saggi, Eco decide di scrivere il suo primo romanzo, edito per la prima volta nel 1980, dopo alcuni anni di meticolosa preparazione, cimentandosi in un genere abbastanza difficile come il giallo, in particolare con il sottogenere deduttivo. L'opera è ambientata nel medioevo e viene presentata come il manoscritto di un anziano monaco che ha trascritto un'avventura vissuta da novizio, molti decenni addietro, in compagnia del suo maestro presso un monastero benedettino dell'Ordine dei Celestini dell'Italia settentrionale. Continua |
Box successione: per un corretto uso vedi: |
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Il settimo sigillo - Il film è la rappresentazione cinematografica di Pittura su legno, una pièce teatrale che Ingmar Bergman scrisse nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali. Il film, uscito in Svezia il 16 febbraio 1957, fu girato ad Hovs hallar, nella riserva naturale di Skåne län. Negli stessi luoghi Bergman girerà L'ora del lupo. In una Svezia dove imperversano la peste e la disperazione, torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. continua |