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La Romagna è una regione storica dell'Italia settentrionale, che insieme all'Emilia forma la regione Emilia-Romagna. I suoi confini geografici sono: ad ovest il fiume Sillaro, a nord il fiume Reno, a sud lo spartiacque dell'Appennino tosco-romagnolo e ad est il mare Adriatico. Essa comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, parte della provincia di Bologna (circondario di Imola) ed alcuni comuni situati amministrativamente nelle province di Firenze (la cosiddetta Romagna toscana) e di Pesaro e Urbino (il Montefeltro).
Province: | Forlì-Cesena · Ravenna · Rimini | |
Geografia: | Comuni • Riviera romagnola | |
Categorie: | Storia • Gastronomia • Enologia • Folclore • Dialetto • Personalità | |
Tradizione: | Caveja • Stampa a ruggine • Cappelletti • Piadina • Romagna Toscana • Liscio | |
Categorie: | Regione Emilia-Romagna · Regioni storiche · Province pontificie | |
Sant'Apollinare in Classe è una basilica situata a circa 5 chilometri dal centro di Ravenna. È stata costruita nella prima metà del VI secolo, finanziata da Giuliano Argentario per il vescovo Ursicino; fu consacrata nel 549 dall'arcivescovo Massimiano ed è stato dedicato a Sant'Apollinare, il primo vescovo di Ravenna.
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La Caveja è considerata per eccellenza il simbolo della Romagna; questa parola romagnola proviene dalla tradizione contadina, e definisce un'asta d'acciaio alla cui sommità è saldata una “pagella” decorata con “anelli musicali” e immagini simboliche. I simboli più diffusi, inseriti fra elementi decorativi, erano quelli del gallo, della mezzaluna, del Sole, dell'Aquila e alcuni simboli cristiani, tra cui la Croce e la Colomba.
La Caveja serviva a bloccare il giogo, trainato dai buoi, al timone dell'aratro o del carro, per evitare che il timone slittasse in caso di rallentamento improvviso.
Stefano Pelloni (il Passator cortese, da una definizione del Pascoli), fu un brigante da strada attivo nella Romagna del primo Ottocento. Il soprannome gli venne dal mestiere, ereditato dal padre, di traghettatore sul fiume Lamone; era chiamato anche Malandri, dal cognome della donna che sposò un suo bisavolo.
Daniele Luttazzi — all'anagrafe Daniele Fabbri — (Santarcangelo di Romagna, 26 gennaio 1961) è un attore, scrittore, drammaturgo e illustratore italiano. Il suo pseudonimo è un omaggio al musicista ed attore Lelio Luttazzi.
Una delle caratteristiche che colpisce di più nei suoi monologhi è la sua «gentilezza blasfema», aspetto che ricalca lo stile di Lenny Bruce, uno dei modelli di Luttazzi. La satira, ama ricordare Luttazzi, fin dai tempi di Aristofane si occupa di quattro temi: politica, religione, sesso e morte. La sua comicità nasce come racconto scritto e viene trasformata in libri, monologhi teatrali e programmi tv.
Romagna tua non è, e non fu mai, sanza guerra ne' cuor de' suoi tiranni; ma 'n palese nessuna or vi lasciai.
Ravenna sta come stata è molt'anni: l'aguglia da Polenta la si cova, sì che Cervia ricuopre co' suoi vanni.
La terra che fé già la lunga prova e di Franceschi sanguinoso mucchio, sotto le branche verdi si ritrova.
E 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio, che fecer di Montagna il mal governo, là dove soglion fan d'i denti succhio.
Le città di Lamone e di Santerno conduce il lioncel dal nido bianco, che muta parte da la state al verno.
E quella cu' il Savio bagna il fianco, così com'ella sie' tra 'l piano e 'l monte tra tirannia si vive e stato franco.
(Dante Alighieri "Divina Commedia, Inferno, XXVII canto")
Battaglia del Rubicone
In epoca romana segnò per un periodo il confine tra l'Italia, considerata parte integrale del territorio di Roma, e la provincia della Gallia Cisalpina ed era quindi vietato ai generali di passarlo in armi.
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