Preamplificatore

Preamplificatore stereo hi-fi

Il preamplificatore (detto anche, preampli o pre) è un dispositivo audio, usato diffusamente in ambito musicale, la cui funzione principale è quella di ricevere piccoli segnali elettrici a basso livello (detto, solitamente "livello microfonico") e di aumentarne l'ampiezza del voltaggio, ad un livello più alto (detto, "livello di linea"), adatto anche a pilotare direttamente un finale di potenza, o per varie altre esigenze intermedie.[1]

Un tipico esempio di preampli, con un'ampia gestione dei livelli di segnale, è il mixer (conosolle di missaggio) usato solitamente negli studi di registrazione (musicali, radio, televisivi, ecc.) e nei concerti, il quale è in grado di interfacciare i piccoli segnali microfonici provenienti dal palco, agli amplificatori finali ad alta potenza, che alimentano il sistema di diffusione sonora indirizzato al pubblico (casse acustiche).

Altro esempio di preamplificatore, è quello Hi-Fi ad uso domestico, il quale possiede ulteriori funzioni, oltre l'aumento del volume sonoro, come il controllo dei toni (equalizzatore) e la selezione delle diverse sorgenti collegabili agli ingressi (giradischi, registratori a nastro, radio, TV, CD, USB, HDMI, ecc.).

Microfoni, pick-up, fonorivelatori, testine magnetiche, ecc., sono alcuni esempi tipici delle varie sorgenti di piccoli segnali, che necessitano di preamplificazione (a uno o a più stadi). Tuttavia, molti preampli possono gestire anche i livelli di linea in ingresso e rendere in uscita i livelli necessari ad altri dispositivi elettronici audio.

  1. ^ preamplificatore - Treccani, su Treccani. URL consultato il 22 aprile 2024.

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